«Manifestare è un diritto, ma non c'è posto in Europa per la violenza»

Corriere del Ticino ESTERI

Lo ha dichiarato la portavoce dell’Esecutivo comunitario, Dana Spinant, dopo la violenza esplosa durante i cortei contro le misure anti-COVID.

La Commissione europea ha sempre detto che non c’è posto per la violenza in Europa».

«Siamo sempre stati chiari nell’affermare che le manifestazioni pacifiche sono un diritto fondamentale, ma in situazioni di emergenza di sanità pubblica questi diritti possono essere ristretti. (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altri media

Anche nei Paesi Bassi si protesta da giorni dopo la nuova stretta decisa dal Governo per arginare i contagi: nel corso del week end sonos tate fermate una cinquantina di persone scese in piazza per chiedere un ritorno alla normalità. (tvsvizzera.it)

«Voglio cominciare a ringraziare il lavoro della polizia e dare il mio sostegno ai poliziotti feriti, la violenza non può essere accettabile. Il premier belga ha poi chiesto unità e rispetto delle regole (laRegione)

Tuttavia, in una situazione di emergenza sanitaria certi diritti possono essere ristretti e spetta alle autorità nazionali sotto il controllo di tribunali indipendenti valutare le situazioni specifiche”. (LaPresse)

La Commissione europea ha sempre detto che non c’è posto per la violenza in Europa”, ha detto da Bruxelles Dana Spinant. C’è il diritto di manifestare ma se una manifestazione termina con un’ondata di violenza allora è inaccettabile, soprattutto se è orientata verso la polizia”. (Ticinonews.ch)

Il primo ministro belga Alexander De Croo definisce “inaccettabili” le violenze scoppiate durante la protesta di domenica 21 novembre a Bruxelles contro le restrizioni anti-Covid: “Siamo un Paese libero e tutti hanno il diritto di manifestare. (Il Fatto Quotidiano)

Intanto anche la Francia, dove secondo il governo la quinta ondata «procede alla velocità della luce» (200 contagi per 100mila abitanti), pensa al green pass sulle piste da sci. Cresce la paura, aumentano le restrizioni, esplode la rabbia no vax e no green pass contro le nuove limitazioni anti-Covid. (il Giornale)