La mamma del vicecomandante di Azov: "Troppa propaganda russa: non sono nazisti, sono nazionalisti. Mio figli…

L'HuffPost ESTERI

“Mio figlio è buono, non è un nazista, difende la patria”.

A parlare in un’intervista al Corriere della Sera è Lydia Vasylivna, 66 anni, madre del 39enne Svyatoslav Palamar, detto Kalyna, vicecomandante del battaglione Azov che per ultimo ha lasciato le acciaierie di Mariupol.

Gli ho solo detto: ‘Ti prego, stai attento’ [.] Ora abbiamo molta paura che gli facciano del male”.

A chi le domanda se il figlio sia nazista, la donna replica:. (L'HuffPost)

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Esordisce così Lydia Vasylivna, 66 anni, madre di Svyatoslav Palamar detto “Kalyna“, il vicecomandante del battaglione Azov che ha lasciato per ultimo le acciaierie di Mariupol. E aggiunge che il figlio non è nazista, che “c’è un’idea sbagliata del battaglione Azov, frutto della propaganda russa: non sono nazisti, sono nazionalisti. (Secolo d'Italia)

Comincia così il racconto di Lydia Vasylivna, 66 anni, madre del vicecomandante del battaglione Azov, Svyatoslav Palamar, detto Kalyna, ultimo a lasciare l’acciaieria di Mariupol. «Non sono nazisti». La testimonianza di Lydia Vasylivna si sposta poi sul battaglione Azov e sulla matrice nazista attribuita ai suoi combattenti. (Open)

di Francesco Battistini. Il capo dell’Azov portato via con un veicolo blindato speciale perché, dicono i russi, «la gente di Mariupol voleva ucciderlo». L’ultimo a mollare, dopo il suo vice Sviatoslav «Kalina» Palamar che aveva registrato un messaggio quasi uguale il giorno prima. (Corriere della Sera)

Americani ed europei vi accusano di crimini di guerra per il vostro ruolo in questa guerra. «Questo è totalmente falso non dovete neanche chiederlo. Sono stati gli americani a mettere i nostri popoli l'uno contro l'altro sfruttando il fanatismo di qualche piccolo gruppo wahabita. (ilGiornale.it)

Prima di rispondere alle nostre domande, Lydia Vasylivna, 66 anni, vuole farci sapere chi è Svyatoslav Palamar detto Kalyna, il suo ragazzo di 39 anni, vicecomandante del battaglione Azov, ultimo a lasciare le acciaierie di Mariupol. (Corriere della Sera)

Il ruolo del Battaglione Azov perché e quando il "presidente sarà costretto a lasciare". La donna racconta di averlo sentito l'ultima volta il 20 maggio: "Erano le undici di mattina. Lei invece non sarebbe riuscita a dirgli molto: "Gli ho solo detto: 'Ti prego, stai attento'". (Liberoquotidiano.it)