Sanzioni alla Russia, l’Ungheria blocca il sesto pacchetto Ue

Sardegna Reporter ESTERI

Il Governo guidato da Viktor Orban chiede come compensazione tra i 15 e i 18 miliardi di euro per la modernizzazione della sua infrastruttura energetica, se dovesse venire meno il petrolio russo.

Al Consiglio Affari Esteri l’Ungheria ha confermato il suo veto alle nuove misure contro il Cremlino, che prevedono tra l’altro il divieto di importazione di petrolio dalla Russia a partire dal 2023.

Il veto ungherese riporta al centro del dibattito il tema dell’unanimità sulle decisioni dell’Unione

. (Sardegna Reporter)

La notizia riportata su altri media

Dal giorno dell'inizio di quella che i russi definiscono un'«operazione militare speciale» sono già state bandite dal paese Facebook e Instagram, considerate piattaforme «estremiste». SocGen diventa così la prima, tra le tre banche dell'Europa occidentale più esposte in Russia, ad abbandonare il paese. (Milano Finanza)

“È in corso la conversione monetaria che si concluderà con la consegna di rubli a Gazprom e, in seguito, continuano le forniture di gas naturale“, ha aggiunto. “È in euro anche perché il conto stesso è stato emesso in euro da Gazprom. (MeteoWeb)

I due conti K, uno in euro e uno in rubli, sottolinea Eni, rappresentano comunque una «pretesa unilaterale di modifica dei contratti in essere I due conti K, uno in euro e uno in rubli, sottolinea Eni, rappresentano comunque una «pretesa unilaterale di modifica dei contratti in essere. (Milano Finanza)

Le annate di Favre col Borussia Monchengladbach sono state ottime, infatti si è piazzato per ben due volte nella top 4 della Bundesliga. Dopo la brutta esperienza con il BVB, terminata con l’esonero dopo la brusca sconfitta per 5-1 contro lo Stoccarda, l’allenatore è pronto a tornare. (Calcio In Pillole)

Considerando i primi quattro mesi dell'anno, il Giappone ha registrato un disavanzo commerciale di 4.113,4 miliardi di yen rispetto a un surplus di 691,2 miliardi nel corrispondente periodo del 2021 Gli istituti in questione non hanno emesso alcuna comunicazione in merito da allora, secondo quanto hanno spiegato i clienti a Reuters. (Milano Finanza)

"Con il meccanismo imposto dalla Russia, le compagnie importatrici non solo corrono un rischio sotto il profilo del pagamento - ha spiegato ancora von der Leyen - ma rischiano di violare le sanzioni imposte dall’Ue alla Russia in seguito all’aggressione militare contro l’Ucraina". (Adnkronos)