Autostrade "arruola" 5 costituzionalisti per smontare la revoca. Al Cdm di venerdì solo un'informativa

L'HuffPost INTERNO

Alcuni, spiegano fonti di governo, sono per la revoca, altri no.

Leggendo in controluce la mossa di Autostrade in Parlamento si capisce come l’obiettivo sia quello di mettere pressione sulla decisione del governo.

Passa anche da qui la strategia di Autostrade per smontare il lavoro che il governo sta tirando su per arrivare a una decisione sulla revoca.

Un lavoro caotico perché l’esecutivo è diviso: i 5 stelle sono per lo stop ai Benetton, Renzi tuona contro. (L'HuffPost)

Su altre fonti

Il consiglio di amministrazione della controllata autostradale dalla holding dei Benetton dovrebbe licenziare un piano di investimenti che si aspetta nell'ordine di un paio di miliardi, con possibili riferimenti alla riduzione dei pedaggi per gli italiani. (la Repubblica)

L’offerta di Aspi: 7,5 miliardi in quattro anni – Intanto il gruppo, come anticipato dal nuovo ad Roberto Tomasi, mette sul piatto un maxi piano di investimenti. 77 della Costituzione”, ha detto Massimo Luciani, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico a La Sapienza. (Il Fatto Quotidiano)

E al Senato, con le “barricate” ormai scontate dei renziani di Italia Viva, il Governo potrebbe non avere i numeri. Ma c’è molto di più. (IVG.it)

Per salvare Atlantia e Autostrade però servirebbe l'apertura dell'azienda alla riduzione delle tariffe per gli utenti. Revoca della concessione, ancora dubbi. Tra i palazzi del Governo la questione sembrerebbe essere risoluta: secondo quanto riportato da La Stampa, la decisione di un taglio sarebbe stata presa. (Motor1 Italia)

L’unica variabile che potrebbe intervenire è un rilancio da parte di Aspi, tale da scalfire il “muro” Cinque Stelle. La ministra De Micheli è attesa in audizione alla Camera. (Il Sole 24 ORE)

Aspi, tuttavia, che ha un indebitamento di 10,8 miliardi, potrebbe non essere nelle condizioni di soddisfare i creditori nel breve periodo. (Il Sole 24 ORE)