Sagittarius A: ecco i retroscena segreti dietro la foto del buco nero nella Via Lattea

Charles Gammie, ricercatore presso l’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign ha espresso il proprio entusiasmo in merito i risultati dal momento che tutti i modelli sono riusciti a spiegare tutti i dati raccolti, grande traguardo per la fisica computazionale.

La scorsa settimana la comunità scientifica è stata in grande fermento grazie all’arrivo della prima foto ufficiale del buco nero al centro della nostra galassia, stiamo parlando di Sagittarius A, un buco nero super massiccio che vanta una massa pari a 4 milioni di masse solari, il quale ha mostrato per la prima volta il suo orizzonte degli eventi grazie alla foto ottenuta mediante l’Event Horizon Telescope. (TecnoAndroid.it)

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MeteoWeb. Catturare la prima immagine in assoluto del buco nero della Via Lattea, al centro della nostra galassia, non è stato un compito facile. L’immagine storica rilasciata giovedì scorso, di Sagittarius A* ha richiesto l’impiego di un set di telescopi a livello planetario chiamato Event Horizon Telescope (EHT). (MeteoWeb)

Ma senza l'aiuto di una tecnologia più avanzata, non sarebbe possibile creare e condividere un'immagine estremamente dettagliata di questo buco nero. Quindi, la prossima grande barriera che deve essere superata dalla Fisica è ciò che sta oltre "l'ombra del buco" (Ilmeteo.net)

In questo processo, è stata anche compilata una biblioteca senza precedenti di buchi neri simulati da confrontare con le osservazioni». Quelle osservazioni del 2017 hanno suggerito che l’oggetto in questione, Sagittarius A (Sgr A), fosse un buco nero, poteva esistere per davvero e l’immagine resa pubblica ieri ha fornito la prova regina di questa tesi. (Avvenire)

Il sistema di controllo delle antenne europee di Alma, Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, è situato in Cile al centro del complesso di otto osservatori radio di tutto il mondo che hanno formato un unico telescopio virtuale chiamato EHT. (Sky Tg24 )

Non moriremo però risucchiati da uno di questi oggetti cosmici, anche se in fondo la curiosità di conoscere cosa succede oltre l’orizzonte degli eventi potrebbe attirarci in qualche futuro viaggio interstellare alla ricerca di un buco nero L’idea di poter addirittura “fotografare” un oggetto così strano come un buco nero è estremamente affascinante. (La Nuova Sardegna)

Il buco nero al centro della Via Lattea: “Si evolve rapidamente”. Scienziate e scienziati che lo hanno scoperto: è solo l'inizio. Milano, 13 mag. Ma direi che la sfida più grande che dobbiamo affrontare è il fatto che il buco nero si sta evolvendo molto rapidamente” (Agenzia askanews)