Attacco hacker, saltano i registri elettronici

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La società ha quindi attivato sulla propria piattaforma il registro di emergenza, contando di risolvere il problema entro domani mattina.

Attivato il registro di emergenza. ROMA — Nel giorno in cui sono tornati in classe, nella sola Toscana, 300mila alunni, un attacco hacker ha messo fuori uso i registri elettronici gestiti dalla società Axios per il 40% delle scuole italiane.

Erdogan riceve Michel e Von der Leyen: ma per lei non c'è la sedia. (Toscana Media News)

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- ROMA, 07 APR - Disagi informatici nel giorno del rientro a scuola con le lezioni presenza per circa 5,6 milioni di alunni. A comunicarlo è la società Axios, che rifornisce il servizio in Italia nel 40% delle scuole italiane. (La Stampa)

Un attacco informatico ha messo fuori uso il registro elettronico gestito dalla società Axios , che fornisce il servizio al 40% delle scuole italiane. Sono quindi stati numerosi i disagi nel giorno del rientro in classe per le lezioni in presenza di circa 5,6 milioni di alunni. (Il Fatto Quotidiano)

“A seguito dell’attacco subito dalla nostra piattaforma inviamo di seguito le istruzioni per gestire il registro di emergenza del protocollo”, scrive sul sito Axios. Il registro elettronico è andato fuori uso, nel primo giorno di rientro a scuola, a causa di un attacco hacker e sarà ripristinato e disponibile con tutti i suoi servizi entro la mattinata di domani. (L'HuffPost)

Oggi gli studenti tornano in classe ma molti lo faranno senza il registro elettronico. Quindi gli alunni che contavano sul registro elettronico per vedere quali compiti dover svolgere durante le vacanze di Pasqua non hanno potuto farlo. (Il Messaggero)

A questo punto, mancano solo due giornate, e la possibilità di uno spareggio (gli contri diretti sono infatti in perfetta parità, con un 3-0 per parte) si fa sempre più probabile. E staccano dopo poche settimane sia la Juventus che la Roma, due delle rivali più accreditate per il titolo. (CIP)

Axios fornisce questo importante strumento digitale ad un gran numero di scuole italiane – si stima che lo utilizzino il 40% degli istituti – che da sabato scorso si sono trovate impossibilitate ad utilizzarlo. (HelpMeTech)