L’assurdità della sindaca indagata perché un bambino si è rotto un dito a scuola…

Il Riformista INTERNO

Se non firma, rischia l’omissione di atti d’ufficio», aveva sintetizzato bene il presidente dell’Anci Antonio Decaro in una recente intervista.

Così accade che a Crema la sindaca Stefania Bonaldi si ritrovi con un avviso di garanzia perché un bambino si è schiacciato due dita in una porta tagliafuoco (con effetti non irreversibili) in una scuola materna.

Giulio Cavalli Milano, 26 giugno 1977 è un attore, drammaturgo, scrittore, regista teatrale e politico italiano

Dice la legge che sia lei che avrebbe dovuto controllare che quella porta non si chiudesse. (Il Riformista)

La notizia riportata su altri media

Il magistrato ha spiegato che i genitori propongono querela perché “ipotizzano che non sia normale andare al nido e subire gravi lesioni; qualcuno potrebbe portarne la responsabilità. Ma mi pare corretto prospettate anche un differente punto di vista, più articolato e meno immediato, che a mio parere merita altrettanto rispetto”, quello appunto dei genitori. (Il Fatto Quotidiano)

Una firma in calce, consegna del plico con aria sorniona (il contenuto loro lo conoscevano, l’avevano ricevuto per fax, vuoi che prima di imbustarlo non avessero dato uno sguardo? O del sindaco beccato a non pagare le tasse comunali sulla sua casa nel comune che amministra, che ha preferito dare la colpa alla moglie. (Il Fatto Quotidiano)

Roberto Pella, primo cittadino di Valdengo e vice presidente dell’Anci, teme che il caso di Crema possa avere delle ripercussioni già alle prossime amministrative. «Rischiamo che il sindaco non lo voglia fare più nessuno, soprattutto nei piccoli centri». (La Stampa)

Per fare ciò, però, Pd, cinquestelle e compagnia cantante (pure tanta gente di “destra”) dovrebbero rinnegare anni e anni di campagne mediatiche contro gli avversari al grido di “non potevano non sapere”. (Tempi.it)

Ricevendo la solidarietà di tanti colleghi, a partire dal sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro. Credo che il governo debba prendere in seria considerazione, in sede di rivisitazione del Testo Unico degli Enti, l’appello di Decaro e dell’Anci» (Avvenire)

Con garbo istituzionale, Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, si presenta davanti all’assemblea cittadina e avvisa tutti: la magistratura ha cominciato a occuparsi di lei. L’ipotesi dei pm è che lei avrebbe dovuto impedire che la porta si chiudesse automaticamente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)