Ucraina, il video del soldato russo che chiede perdono per i crimini di guerra: “Sono colpevole”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Ha chiesto ‘perdono’ il sergente russo Vadim Shishimarin, 21 anni, processato a Kiev per crimini di guerra e omicidio premeditato di un civile di 62 anni disarmato nella regione di Sumy all’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

“Mi dichiaro colpevole.

So che non potrete perdonarmi, ma vi chiedo perdono per tutto quello che ho fatto”, ha detto in russo il militare dalla gabbia degli imputati, rivolgendosi alla moglie dell’uomo che ha ammesso di aver ucciso. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Lo scrive la Bbc che ha monitorato la situazione, precisando di non avere notato alcuna menzione del sergente sui principali canali televisivi, mentre ci sono state importanti segnalazioni del processo da parte dei media russi indipendenti, che ora operano dall'estero. (La Sicilia)

Sono state queste le ultime parole del sergente Vadim Shishimarin, 21 anni, il primo soldato russo a processo a Kiev per crimini di guerra commessi in Ucraina. Il pubblico ministero Andriy Synyuk ha risposto che gli argomenti della difesa non cambiano l’essenza del caso. (CremonaOggi)

LA STORIA Soldato russo di 21 anni ha «stuprato una ragazza dopo aver. «Non è stato Vadim a volerlo (ilgazzettino.it)

L’uomo è morto. Il primo soldato russo alla sbarra in Ucraina per crimini di guerra si dichiara colpevole di Enrico Franceschini. Vadim Sishimarin, 21 anni, è stato accusato di avere sparato con il suo kalashnikov a un civile di 62 anni dal finestrino dell’auto che aveva appena rubato insieme ai suoi commilitoni, nel quarto giorno dell’invasione. (la Repubblica)

", "Ti chiedo perdono": al processo di Kiev l'incontro tra la vedova ucraina e il soldato russo di Natasha Caragnano. Vadim Shishimarin, in aula per crimini di guerra, ha chiesto scusa a Kateryna Shalipova, vedova del civile di 62 anni a cui ha sparato alla testa lo scorso 28 febbraio. (la Repubblica)

Altri due soldati russi sono in tribunale per crimini contro i civili. Il soldato ha chiesto “perdono” e ha descritto come ha ucciso a colpi di arma da fuoco un civile nei primi giorni dell’invasione russa. (Napoli.zon)