Acireale, uccisi due cugini: c'è il sospetto che stessero rubando

Giornale di Sicilia INTERNO

Due cugini, Vito e Virgilio Cristian Cunsolo, rispettivamente di 29 e 30 anni, tutti e due catanesi del popoloso rione di Librino, sono stati trovati senza vita in un casolare all’interno di un agrumeto di via Roccamena alla periferia di Acireale nella frazione di Pennisi.

Secondo una prima ipotesi investigativa potrebbe trattarsi di due ladri di agrumi.

Sul posto stanno operando i carabinieri del comando Provinciale e quelli della compagnia di Acireale. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

– Due uomini di 31 e 30 anni (clicca qui per sapere chi sono le vittime) sono stati uccisi in un fondo agricolo di Acireale, in provincia di Catania. Sul posto per le indagini sono presenti i carabinieri della compagnia di Acireale e del Comando provinciale di Catania (NewSicilia)

ue uomini di 31 e 30 anni sono stati uccisi in un fondo agricolo di Acireale, nel catanese. Secondo una prima ipotesi investigativa potrebbe trattarsi di due ladri di agrumi. (RagusaNews)

Si tratta di due cugini, sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Acireale e del Comando provinciale di Catania. (Unioneonline/L) (L'Unione Sarda.it)

I due, scomparsi da ieri, sarebbero stati uccisi per motivi ancora in corso di indagine, forse perché sorpresi nel compimento di un furto. I corpi senza vita, attinti da colpi di pistola, sono stati ritrovati all'interno di una masseria in via Roccamena (La Sicilia)

Sul posto per le indagini ci sono i carabinieri della compagnia di Acireale e del Comando provinciale di Catania. APPROFONDIMENTI PIEMONTE Torino, morto ciclista travolto da una volante SICILIA Elena Del Pozzo, i funerali ACQUA Siccità, stato di emergenza? (ilmessaggero.it)

La scoperta è stata fatta questo pomeriggio da alcuni parenti delle vittime, dopo che ieri sera i due non avevano fatto rientro a casa. Due cugini di 30 e 29 anni, entrambi residenti a Catania, sono stati trovati senza vita in un fondo agricolo all’interno di un podere di Pennisi alla periferia di Acireale (Gazzetta di Parma)