Alessandro Di Battista, il 22 febbraio è una data che ricorderà per sempre

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Alessandro Di Battista torna al centro della scena politica italiana.

Il Movimento 5 Stelle è stata “la casa” di Alessandro Di Battista fin dagli albori.

Alessandro Di Battista e la sua sorte nel Movimento 5 Stelle. Proprio la sua anima da “pasdaran” lo ha portato, lo scorso 11 febbraio, a prendere una drastica decisione.

Alessandro di Battista, uno dei leader storici del Movimento 5 Stelle, sta vivendo oggi un momento molto particolare, che difficilmente dimenticherà. (BlogLive.it)

Su altre fonti

La separazione tra Dibba e il MoVimento si è completata ed è definitiva, così come confermato dallo stesso ex parlamentare. La cancellazione formale dal Movimento 5 Stelle per Alessandro Di Battista implica anche l'eliminazione dalla piattaforma Rousseau, ossia quello che dovrebbe essere il cuore decisionale dei grillini, famosi per la loro gerarchia dal basso. (ilGiornale.it)

D'altro canto, in passato, in conflitto di interessi, vi fu lo stesso Draghi", ha scritto proprio Di Battista oggi su Tpi. "Il governo Draghi non è il governo dei migliori, è il governo dei conflitti di interessi. (L'Unione Sarda.it)

A quanto risulta l'ex deputato si è formalmente disiscritto dal M5s. Il nome dell’ex parlamentare non compare più nemmeno sulla piattaforma Rousseau. Alessandro Di Battista è formalmente fuori dal Movimento 5 Stelle. (La Stampa)

A questi senatori dovrebbero unirsi anche alcuni deputati espulsi dal gruppo M5s dalla Camera Uno strappo innescatosi dopo il voto sulla piattaforma dello scorso 11 febbraio, in cui la base del M5s ha dato il proprio via libera all’ingresso del M5S nel governo Draghi. (Open)

Di Battista è stato tra i primi a prendere le distanze dalla decisione dei vertici M5s di appoggiare il governo Draghi E, non essendo più nel Movimento, non risulta più neppure tra gli iscritti che compaiono sulla pagina della piattaforma Rousseau. (Il Fatto Quotidiano)

Dibba si schiera al fianco dei parlamentari espulsi che non hanno votato la fiducia al governo Draghi Partono i ricorsi dei parlamentari M5S espulsi dal partito per non aver votato la fiducia al governo Draghi. (Il Messaggero)