Quel razzismo sistemico che fa vergognare le vittime

La Stampa INTERNO

Così come da femminista non sopporto di sentire che non tutti gli uomini sono maschilisti, non comincerò questa riflessione dicendo che non tutti i bianchi sono razzisti, perché è una frase che minimizza l’esperienza di chi è discriminato e nega la realtà: dove il razzismo è sistemico e istituzionale, tuttɘ dobbiamo fare i conti col nostro.

Il suicidio del giovane calciatore Seid Visin, che due anni fa aveva reso pubblica una lettera in cui denunciava il razzismo che subiva, è il caso ideale per riflettere, soprattutto se posto accanto ad altri due episodi altrettanto emblematici

(La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Lo sostiene Michela Murgia, oracolo del femminismo, secondo cui dire che “non tutti i bianchi sono razzisti” è un’affermazione che “nega la realtà”. Murgia prende spunto da tre recenti episodi, maneggiandoli con l’accetta di chi deve plasmarli per confermare la propria tesi. (ilGiornale.it)

"Mi spiace non vi siate accorti che la lingua italiana evolve ogni santo giorno" replica la Baldi, aggiungendo: "Davvero, sarà meno scioccante di quanto credete". Ad oggi solo la Murgia - e meno male, aggiunge chi scrive - come ha fatto notare su Twitter la sua collega Chiara Baldi: "Oggi Michela Murgia in un articolo su L'Espresso online usa lo schwa. (Today.it)

Il segretario del Pd di stanza su Twitter Enrico Letta cinguetta due volte: «Seid Visin. Ma nonostante le smentite del padre in prima pagina sulla Stampa c’è lei, Michela Murgia. (Tempi.it)