Alluvione a Valencia, 158 vittime e decine di dispersi

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ESTERI

Il re di Spagna, Felipe VI, ha osservato un minuto di silenzio in solidarietà alle vittime e alle persone colpite dall'alluvione che ha devastato Valencia. «La tempesta non è terminata e ci sono previsioni di rischio», ha dichiarato il sovrano, lanciando un appello alla popolazione affinché resti unita negli aiuti e nel sostegno per superare questo trauma. I media spagnoli riportano che Felipe VI ha ordinato alla Guardia reale e al Servizio di sicurezza della casa reale di mobilitarsi per fornire assistenza nelle zone colpite.

Le strade di Valencia, il giorno dopo l'ondata di maltempo eccezionale legata al fenomeno "Dana", presentano uno scenario post-apocalittico: carcasse di auto, fango e vittime. Sull'autostrada Alicante-Valencia, i passeggeri sono ancora bloccati nelle auto. Una strage che si poteva evitare se l'allarme fosse arrivato in tempo, una strage che ha colpito duramente bambini, mandati comunque a scuola, e anziani, che non sono stati fatti salire ai piani alti.

Il numero delle vittime, secondo un nuovo bilancio dei servizi di sicurezza, è salito a 158. Il governatore della Comunità Valenciana, Carlos Mazón, ha chiesto l'intervento dell'Esercito per rafforzare le operazioni logistiche e di distribuzione di aiuti alla popolazione colpita dall'alluvione. «Da domattina alle 8 ci sarà un primo intervento», ha scritto su X dopo aver parlato con il premier spagnolo Pedro Sánchez.

La catastrofica alluvione, causata dallo stesso ciclone che ha provocato danni in Liguria, Piemonte e Sardegna nel weekend scorso, ha colpito Valencia, nel sud della Spagna, dove in poche ore è caduta la pioggia di un intero anno.