Covid, aggiornamento di martedì 20 luglio. A Modena 7 casi, in Emilia Romagna 185

La Gazzetta di Modena INTERNO

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 4 a Modena (invariato), 4 a Bologna (invariato), 1 a Ferrara (invariato) e 1 a Rimini (invariato).

Rispetto a quanto comunicato precedentemente sono stati eliminati 2 casi: 1 positivo a test antigenico ma non confermato da tampone molecolare, 1 risultato non Covid-19

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 15 (+1 rispetto a ieri), 137 quelli negli altri reparti Covid (-5). (La Gazzetta di Modena)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nella settimana di riferimento, si sono registrate 378 positività (2,0%) su un totale di 18.931 tamponi. “E’ purtroppo evidente dai dati della settimana presa a riferimento che c’è un trend dei nuovi contagi in crescita – commenta Mattia Altini, direttore sanitario Ausl Romagna –. (ravennanotizie.it)

Su 41 nuovi casi positivi, 23 sono riconducibili a focolai già noti e 18 sono classificati come sporadici. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 45 nuovi casi, seguita da Rimini e Reggio Emilia (entrambe con 41 nuovi casi), Piacenza (19), Ravenna (11), Modena e Ferrara (entrambe con 7 nuovi casi). (ReggioSera.it)

Catene di supermercati, produttori di carne e trasportatori hanno segnalato una mancanza di manodopera. "Duecento milioni di europei sono stati completamente vaccinati contro il Covid-19, ovvero più della metà della popolazione adulta", lo ha annunciato la Commissione europea, che ha fissato un obiettivo del 70% degli adulti vaccinati quest'estate. (La Repubblica)

I nuovi casi sono 5.057. Da inizio emergenza, il numero dei casi totali registrati in Italia raggiunge quota 4.302.393, mentre i morti per Covid sono complessivamente 127.920. (Open)

Continua a salire il numero dei casi attivi In Emilia-Romagna (+ 105). I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 2.959 (+105 rispetto a ieri). (Corriere Romagna)

Dalle loro analisi emerge che "il solo utilizzo di test antigenici rapidi potrebbe ottenere risultati simili, in termini di infezioni totali, nonostante la sensibilità inferiore al test Pcr, purché il numero di persone testate sia sufficientemente alto". (La Repubblica)