Covid, in arrivo i test per verificare il livello di anticorpi

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Un secondo tipo di test è invece quello semi-quantitativo, anche questo basati su un'analisi del sangue prelevato con il pungidito, che indica l'intensità degli anticorpi attraverso una banda colorata, da 300 BAU che corrisponde a un basso livello di protezione, fino a 1.000 BAU.

Infine, la terza tipologia di test è effettuata tramite il dosaggio dell'interferone in seguito alla stimolazione delle cellule immunitarie chiamate linfociti T memoria: il sangue ottenuto con prelievo ematico, viene introdotta in una provetta nella quale è già presente un pull di antigeni del virus SarsCoV2 che andranno immediatamente a stimolare i linfociti T memoria

Una novità importante soprattutto in quanto "in futuro potrebbe diventare sempre più importante individuare il momento esatto nel quale è ora di fare il richiamo e potrebbe diventare anche un modo per contingentare i vaccini", ha spiegato il virologo Francesco Broccolo, dell'Università di Milano Bicocca. (triestecafe.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Alla luce del rischio individuale e dell’emergenza di varianti del virus – vedi Omicron – a elevata contagiosità, i pazienti pediatrici oncoematologici hanno dunque indicazione prioritaria alla vaccinazione contro SARS-CoV-2. (insalutenews)

Così i ministero della Salute su Twitter Continuiamo anche a mantenere comportamenti prudenti e a rispettare le regole”. (LaPresse)

“Prima di tutto non ti dice quanto tempo prima potresti avere avuto inconsapevolmente il Covid, ma soprattutto ormai è dimostrato che non ci sono controindicazioni. Va ricordato che il tampone serve per diagnosticare la presenza del virus nell’organismo e quindi a scoprire se c’è un’infezione in corso. (salute33)

Così la pensa l’ Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica (Aieop) sulla somministrazione del vaccino anti Covid ai bambini malati di tumore: è un atto dovuto. «La condizione di immunodepresso non rappresenta una controindicazione bensì una motivazione ulteriore alla vaccinazione perché la stessa è diretta a proteggere il paziente fragile. (HealthDesk)

Anzi in questi soggetti il virus è particolarmente replicante perché già manifesta dei sintomi e quindi il vaccino aggiunge poca stimolazione antigenica rispetto a quella fornita naturalmente all’organismo dall’infezione” Chiariamo questi dubbi e capiamo se ci sono rischi. (News – Roba da Donne)

Somministrare il vaccino anti-SARS-CoV-2 ai bambini affetti da tumore non solo si può, ma anzi si deve per proteggerli dal rischio di contrarre forme severe della malattia COVID-19. È quanto emerge dal documento di Consensus elaborato dal Gruppo di Lavoro Infezioni e Terapie di Supporto dell’Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica. (L'Ecodelsud.it)