È morto a 53 anni Sergio Ricciardone, direttore artistico del C2C di Torino

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È morto, all'età di 53 anni, Sergio Ricciardone, in seguito a una malattia fulminante. Ricciardone era presidente dell'associazione Xplosiva e direttore artistico del Club To Club, importante festival di musica elettronica e d'avanguardia di Torino. Nel corso della sua carriera, aveva lavorato come consulente per importanti brand e istituzioni culturali, e aveva contribuito alla creazione di innovativi format e progetti artistici. (La Gazzetta dello Sport)
La notizia riportata su altri media
Una riflessione profonda sul senso dell’arte che coinvolge il pubblico e suscita interrogativi pertinenti. Questo film affronta il complesso rapporto tra arte e sofferenza, mettendo in scena le vicende di Carlo, uno scrittore bloccato in una crisi creativa, e della sua compagna Giada, una ballerina con un talento innato. (SofiaOggi.com)
Un pensiero particolarmente toccante è quello dei Subsonica che con il deejay hanno collaborato in passato. Ricciardone è morto a 53 anni, stroncato in poco tempo da una malattia fulminante. (Virgilio Notizie)
I funerali si terranno domani, venerdì 14 marzo, alle ore 15 presso la chiesa di San Paolo. In questo momento di profondo dolore, l’intera comunità si stringe attorno alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. (Frosinone News)

Ha dato densità e creatività, reso internazionale e unica un’idea piccola diventata poi un’idea di città”. Ha fatto capire quanto la nostra musica sia arte tanto quanto la musica classica. (Il Fatto Quotidiano)
In maniera non convenzionale Ricciardone é anche stato ricordato anche alla Camera dal deputato torinese Marco Grimaldi Sono in molti a ricordare Sergio Ricciardone che é morto a 53 anni. Il ricordo di Nicola Lagioia. (Quotidiano Piemontese)
Lo confesso, mi si stringe il cuore. Avevo conosciuto Sergio Ricciardone quando ancora era ragazzo e gli piaceva il rock: faceva coppia con Giorgio Valletta, inizialmente in radio e poi a suonare dischi nei locali. (La Repubblica)