Terremoto 2009, L’Aquila ricorda il sisma con 309 rintocchi di campane e fasci di luce in cielo

Il Sole 24 ORE INTERNO

Le 309 vittime sono state ricordate con migliaia di fiammelle accese alle finestre.

5' di lettura. L'Aquila ricorda le 309 vittime del sisma che la notte tra il 5 e 6 aprile 2009 colpì il capoluogo d'Abruzzo e altri 56 comuni.

Dal 6 aprile in poi si susseguono oltre 35mila scosse, una ogni due minuti e mezzo

La scossa devastante alle 3.32 del 6 aprile. Dodici anni fa il terremoto dell’Aquila causò 309 vittime, oltre 1.600 feriti, 100mila sfollati e danni stimati per oltre 10 miliardi di euro. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

In occasione del 12esimo anniversario del terremoto dell’Aquila, il presidente della Regione Marco Marsilio ha partecipato stamane alla commemorazione delle vittime davanti alla casa dello studente. Queste le parole pronunciate dal governatore:. (IlPescara)

Il dispositivo è rimasto acceso sino alle ore 3:32, ora della devastante scossa di terremoto che fu registrata nella notte del 6 aprile 2009 Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 una scossa di terremoto di 5.8 gradi localizzata a pochi chilometri da L’Aquila, causò 309 vittime e 1900 feriti. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo la cerimonia la corona di fiori è stata portata nella chiesa di San Paolo Apostolo Un piccolo omaggio floreale davanti alla palestra Centofanti-Natale: così il sindaco di Vasto, Francesco Menna e l’assessore Anna Bosco hanno voluto ricordare, nel dodicesimo anniversario che sconvolse l’Aquila, le vittime del terremoto 2009. (Vasto Web)

«La casa dello studente rappresenta uno dei simboli tra i piu' dolorosi del terremoto che ha colpito L'Aquila nel 2009. Un gesto simbolico per ricordare le 309 vittime e stringerci ancora in silenzio al dolore delle loro famiglie». (La Stampa)

Gli affetti e l’amore per la famiglia, i figli ed il partner sono senza dubbio il centro della tua vita. Santo del giorno: oggi si celebra San Pietro da Verona protettore dei domenicani e degli inquisitori, dei calzolai, dei commercianti di tessuti e dei fabbricanti di birra. (TrevisoToday)

Per le opere pubbliche della città, invece, si è da poco superato il giro di boa Nel capoluogo, infatti, ormai moltissimi hanno ripreso possesso delle loro abitazioni, visto che sono ormai concluse più di 28mila pratiche e sono in fase istruttoria le ultime 1.100 che dovrebbero vedere la luce entro il 2021. (Avvenire)