CASO RAMY: IL SIM CC PUNTA IL DITO CONTRO I “MANDANTI MORALI” DELLE VIOLENZE ALLE FORZE DELL’ORDINE
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Views 4 min read Roma. Il SIM Carabinieri, primo sindacato militare in Italia per numero di iscritti nell’Arma dei Carabinieri, interviene a poche ore dall’escalation di violenze contro le Forze di Polizia a seguito della nota vicenda Ramy Elghani e lo fa puntando il dito contro quelli che ritiene i “mandanti morali” delle ignobili ed intollerabili aggressioni. I fatti sono chiari: un ciclomotore fugge all’alt e scatena l’infermo sulle strade di Milano (SIM CARABINIERI)
La notizia riportata su altri media
Sappiamo anche che il giovane 19enne di origini egiziane è morto e che la procura sta indagando per omicidio stradale il vicebrigadiere che era alla guida dell’auto dell’Arma e Fares, l’amico di Ramy che era alla guida dello scooter. (Nicola Porro)
Dopo due riunioni tra il procuratore Marcello Viola, l’aggiunta Tiziana Siciliano e i pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini, è stato deciso di non modificare i capi d’accusa. La Procura di Milano mantiene l’imputazione di omicidio stradale nei confronti del vicebrigadiere dei carabinieri coinvolto nell’incidente in cui, lo scorso 24 novembre, ha perso la vita Ramy Elgaml, 19 anni, residente nel quartiere Corvetto. (Mitomorrow)
Oggi, dopo quasi un mese, Giulio Golia è entrato in possesso delle immagini e di documenti che dimostrerebbero l'impatto tra lo scooter e la gazzella dei Carabinieri (Mediaset Infinity)
Sono quattro al momento le persone coinvolte nell'inchiesta della Procura di Milano sulla morte di Ramy Elgaml, il 19enne che ha perso la vita in scooter lo scorso 24 novembre durante un inseguimento con i carabinieri (IL GIORNO)
Né ho capito la logica giuridica del suo "principio di proporzionalità", secondo il quale se le forze dell’ordine devono “soltanto” fermare una persona perché sta scappando, non posso metterla in condizione dipericolo. (Nuovo Giornale Nazionale)
La Procura di Milano, dopo due riunioni tra ieri e oggi e dopo l'acquisizione dei video che sono anche stati pubblicati dai media, ha deciso, al momento, di non modificare i capi di imputazione contestati nell'inchiesta sulla morte di Ramy Elgaml, tra cui l'omicidio stradale per cui sono indagati il carabiniere che guidava l'ultima macchina inseguitrice e l'amico del 19enne, Fares Bouzidi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)