Il tremendo assalto agli operai a Prato, il sindaco: "Il Governo intervenga"

LA NAZIONE INTERNO

Prato, 12 ottobre 2021 - Indignazione generale per l'aggressione avvenuta a Prato nel tardo pomeriggio di lunedì 12 ottobre contro alcuni operai pakistani che, insieme al Si Cobas, stavano organizzando in via Galvani un sit in di fronte a una fabbrica del pronto moda.

A Prato tutti stiamo facendo il massimo possibile, ora il Governo deve intervenire concretamente", ribadisce Biffoni

La città si interroga e il sindaco di Prato Matteo Biffoni condanna la vicenda: "Tutti gli episodi di violenza sono inaccettabili, chi se ne rende responsabile deve essere presto individuato e ne deve pagare le conseguenze. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altri giornali

Il gruppo di manifestanti era tornato dalla manifestazione di Firenze e si è fermato di fronte all’azienda per il sit in. Attorno alle 18 una decina di cittadini cinesi a bordo di due auto, secondo quanto appreso, sarebbero arrivati sul luogo della protesta e avrebbero cominciato a colpire i manifestanti pakistani. (Imola Oggi)

"Il padrone con altre dieci persone sono arrivati e usciti dalle macchine con mazze, tirapugni e spranghe di ferro e hanno aggredito il picchetto dei lavoratori. Prato, Si Cobas: 'Picchetto aggredito da uomini armati di mazze da baseball e operai feriti'. (055firenze)

Non è la prima volta che Prato si trasforma nel teatro di pestaggi e violenze contro operai stranieri Prato, operai Dreamland in sciopero massacrati con mazze da baseball davanti alla polizia Inferno a Prato: dieci manifestanti pachistani della ditta di pronto moda Dreamland sono stati pestati da uomini cinesi armati di mazze da baseball e bastoni. (Fanpage.it)

La ditta in questione, cliente della Texprint, è da mesi al centro delle contestazioni sindacali per il presunto sfruttamento degli operai che vi lavorano. Il sindaco chiede l’intervento del governo. Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, ha condannato quanto accaduto (Il Primato Nazionale)

Succede a Prato durante una manifestazione davanti alla Dreamland, azienda a conduzione cinese dove, come denunciato dal sindacato Si Cobas, i lavoratori pachistani in sciopero sarebbero stati aggrediti senza alcun motivo (Today.it)

Anche in questo caso – come avvenuto in numerose occasioni in quella zona negli ultimi mesi - gli iscritti al sindacato Sì Cobas avevano inscenato una protesta davanti ad un pronto-moda cinese, “Dreamland” in via Galvani, una ditta cliente dell’azienda Texprint (da cui traggono origine le proteste per il presunto sfruttamento lavorativo del sindacato). (Corriere Fiorentino)