Strage di Capaci, gli architetti organizzano la “Giornata della Legalità”

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In apertura, conversazione con Franco Gallo, Presidente emerito della Corte Costituzionale a cura di Dino Pesole, Editorialista del Sole 24 Ore.

Un appuntamento diventato nazionale e che ogni anno sarà curato da un diverso Ordine provinciale.

“Per il quarto anno consecutivo – dice il presidente dell’Ordine di Palermo, Franco Miceli – abbiamo voluto riflettere insieme ad altri ordini provinciali su etica e legalità nell’esercizio della professione. (BlogSicilia.it)

Su altri giornali

L'ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 28/o anniversario della strage di Capaci. L'ha detto il presidente Mattarella nel videomessaggio ai giovani delle scuole coinvolti nel progetto 'La nave della legalità' nel 28/o anniversario della strage di Capaci. (Il Messaggero)

Il fitto programma si aprirà, come sempre, alle 9 con la deposizione di fiori davanti alla stele. dell’autostrada che ricorda la strage. Seguirà alle 10:00 l'assemblea dei rettori delle quattro università siciliane aperta ai contributi di magistrati, uomini di cultura e delle istituzioni. (Giornale di Sicilia)

Quella di Giovanni Falcone fu una storia di solitudine, di sconfitte, di tradimenti subiti dentro e fuori la magistratura. Lo Stato, le Istituzioni, il Consiglio Superiore e tutta la Magistratura lo devono a Giovanni Falcone e a tutti coloro che non hanno avuto paura di morire”. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Un 23 maggio affacciati al balcone, tutti insieme, per non dimenticare e per dire, ancora una volta, basta alla violenza e alla mafia. (Corriere del Mezzogiorno)

Ecco perché, spiega il presidente della Repubblica, i giovani di ogni generazione, dopo il 1992, sono “divenuti i depositari, in qualche modo anche gli eredi” del sacrificio compiuto da Falcone e Borsellino. (Il Fatto Quotidiano)

Per il 28esimo anno ricorderemo il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Commemoriamo i nostri eroi – conclude Giuseppe Ciminnisi - ma facciamo un mea culpa, cambiamo rotta e ripartiamo dall’insegnamento di Giovanni Falcone: Seguite i soldi, troverete la mafia! (PalermoToday)