Nuovi raid israeliani contro la Siria | attaccate postazioni iraniane

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Isono costati la vita ad almeno sette soldati governativi e ad altri 16 combattenti, secondo quanto riportato dal Syrian Observatory for Human Rights.

Leggi su it.insideover. (Di mercoledì 13 gennaio 2021) Nella notte tra il 12 e il 13 gennaio Israele ha condotto 18 attacchidiversemilitarine e alleate nell’est della.

L’attacco è il più letale mai InsideOver.

(Zazoom Blog)

Su altre testate

Le località colpite sono la periferia della città di Dayr az Zor, Albukamal e la periferia di Mayadin, tre città lungo la bassa valle del fiume Eufrate. . . – BEIRUT, 13 GEN – Almeno 23 persone sono rimaste uccise la scorsa notte in raid aerei israeliani contro posizioni e depositi di armi e munizioni nell’est della Siria, secondo quanto denuncia stamani l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus). (Libertà)

Grazie a tanta gente che mi ha offerto in Italia alcuni contributi ho potuto portare un piccolo sostegno ad alcune famiglie... ma la situazione è tragica, fra povertà, delinquenza e corruzione, furti e addirittura prostituzione… Il mio paese non è mai mai mai stato così. (L'AntiDiplomatico)

Nel giugno del 2018, 55 tra miliziani filo-iraniani e soldati governativi siriani erano morti in bombardamenti aerei nella zona. (Tiscali.it)

L’obiettivo. L’obiettivo dell’attacco era una base iraniana situata vicino al confine con l’Iraq mai attaccata fino adora. Secondo testimoni locali le vittime del primo attacco sarebbero diverse dozzine tra le quali almeno 23 soldati siriani. (Rights Reporter)

Una serie di attacchi ha centrato obiettivi nel settore orientale del Paese, da Deir Ezzor fino al deserto di Boukamal, al confine con l’Iraq. Solo in Siria, nel 2020 si sono registrate 50 operazioni contro obiettivi strategici secondo fonti militari israeliane. (AsiaNews)

«La seconda ondata di raid israeliani quest’anno ha ucciso 23 persone», scrive l’ong. Almeno 23 persone sono rimaste uccise la scorsa notte in raid aerei israeliani contro posizioni e depositi di armi e munizioni nell’est della Siria, secondo quanto denuncia stamani l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus). (Gazzetta di Parma)