Kristalina Georgieva, chi è l’economista bulgara che fa tremare il Fondo monetario

Corriere della Sera ESTERI

E si accende la polemica sull’oppotunità che rimanga o meno al vertice del Fmi la direttrice generale Kristalina Georgieva, finita sotto attacco con l’accusa di corruzione.

Georgieva era direttrice ad interim della Banca Mondiale, che ha guidato come direttrice generale dal 2 gennaio 2017 al 30 settembre 2019.

FONDO MONETARIO Fmi: «La ripresa mondiale zoppica».

Secondo la Reuters «la Francia e altri governi europei» sarebbero invece orientati a che la direttrice generale del Fondo monetario termini il proprio mandato

Il limite d’età cancellato Quando ha assunto la carica nel Fondo monetario, Georgieva aveva 66 ann. (Corriere della Sera)

Su altre testate

Georgieva ha subito accolto con favore la decisione, dichiarando che le accuse contro di lei erano "infondate". Per il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen l'indagine interna della Banca Mondiale solleva dubbi legittimi e preoccupazioni ma non rappresenta una base per un cambio di leadership all'internto dell'Fmi (la Repubblica)

I punti chiave Il report che fa tremare il Fmi. 2' di lettura. Il Fondo monetario internazionale ha espresso la sua «piena fiducia» alla managing director Kristalina Georgieva, accusata di aver esercitato pressioni sullo staff della Banca Mondiale perché modificasse i business ranking dell’istituto in favore della Cina. (Il Sole 24 ORE)

I direttori esecutivi di Germania, Francia e Italia però non seguono Washington: per il momento, continuano a difendere Georgieva anche sapendo che ormai è spacciata. Dall’amministrazione americana sono arrivati chiari segnali perché Georgieva si dimetta, dato che la sua credibilità viene considerata perduta. (Corriere della Sera)

Ma è la sua parola contro una indagine indipendente di uno studio legale, WilmerHale, che ha ricostruito tutte le manipolazioni durante la gestione Georgieva della Banca mondiale. Una interferenza indebita e ingiustificabile, negli interessi probabilmente degli Stati Uniti e delle loro imprese che operano in Cile. (Domani)

L’economista bulgara era finita “sotto osservazione” dopo le accuse di un presunto ruolo nella falsificazione dell’indice “Doing business 2018” elaborato dalla Banca mondiale. E ha notato che l’indagine interna della Banca Mondiale solleva dubbi legittimi e preoccupazioni ma non rappresenta una base per un cambio di leadership al Fmi (Il Fatto Quotidiano)