La riduzione dei tassi non accende il turbo. La mossa dalla Bce rende meno onerosi i nuovi prestiti. Bordoni della Cna: «Non basta a rilanciare il credito»

La riduzione dei tassi non accende il turbo. La mossa dalla Bce rende meno onerosi i nuovi prestiti. Bordoni della Cna: «Non basta a rilanciare il credito»
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ANCONA E cinque. Da mercoledì la Banca centrale europea ridurrà dello 0,25% i tassi d’interesse. Il primo ribasso del 2025, il quinto dall’anno scorso. Una mossa, quella decisa dalla Bce, per stimolare l’economia, garantire la stabilità e la crescita, e rendere meno onerosi i nuovi prestiti a imprese, famiglie, e ai giovani che vogliono comprare casa. Il taglio potrebbe portare, a breve, a una riduzione, di 17 euro, della rata di un tipico mutuo a tasso variabile, passando dagli attuali 666 euro a 649. (corriereadriatico.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La riduzione dello 0,25% dei tassi di interesse, comporterà un risparmio mensile per chi ha un mutuo, con importi che variano per le forme di finanziamento più comuni in Italia. Questo è quanto calcolato dal Codacons, che ha esaminato l’impatto sulle famiglie italiane, in particolare per coloro che hanno sottoscritto mutui a tasso variabile per l’acquisto della prima casa. (lentepubblica.it)

La riscossa del tasso variabile dopo l’ultimo taglio Bce

Secondo le rilevazioni della Fabi, il più importante sindacato italiano del settore bancario, il costo dei finanziamenti immobiliari potrebbe scendere sotto la soglia... (La Verità)