Due anni di guerra civile, in Sudan regna più grande crisi alimentare

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Tiscali Notizie ESTERI

"A due anni dall'inizio della guerra, il Sudan sta vivendo la più grande crisi alimentare del mondo". A denunciarlo è il World Food Programme (WFP), mentre il Paese si prepara a celebrare il secondo anniversario della guerra che contrappone Forze Armate sudanesi e Forze paramilitari di Supporto Rapido."Quasi metà della popolazione soffre di grave insicurezza alimentare. La carestia ha colpito alcune zone del Darfur e si sta diffondendo", ha spiegato il coordinatore regionale delle emergenze del WFP in Sudan, Sean Hughes (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altre testate

Sfollati dal campo di Zamzam, dopo che è stato conquistato dai paramilitari delle Rsf, sostano all'aperto nei dintorni di Tawila nella martoriata regione del Darfur nel Sudan occidentale - Ansa (Avvenire)

ROMA – Capita spesso, sempre più spesso, che un popolo intero – specialmente se africano – finisca per essere dimenticato. Sentir parlare di stragi quotidiane, di oltre 30mila morti, di gente che scappa da tutte le parti semplicemente per non essere ammazzata (13 milioni di sfollati) vedere sangue su sangue di sudanesi, vittime tutti i giorni di bombardamenti, attacchi armati nei villaggi, umiliazioni, fame che riguarda oltre 24 milioni di persone e stupri di massa usati come armi di guerra, ecco: tutto questo sembra essere diventato solo un “rumore” confuso e lontano, tra i tanti che segnano il nostro tempo. (la Repubblica)

Quasi 13 milioni di sfollati, centinaia di migliaia a rischio carestia, un numero imprecisato di vittime e insicurezza alimentare per metà dei 51 milioni di sudanesi, tutti inevitabilmente alle prese con la peggior crisi umanitaria al mondo: è un bilancio drammatico quello descritto da Ong e Nazioni Unite in occasione del secondo anniversario dallo scoppio della guerra in Sudan. (ISPI)

Due anni di guerra in Sudan, Medici Senza Frontiere raccoglie le speranze dei pazienti: «Vogliamo tornare a casa»

Mentre il Regno Unito ospita una conferenza sul Paese africano per provare a cercare margini per una trattativa che sembra remota, le armi non tacciono. (Sky TG24)

"Chiediamo un cessate il fuoco immediato e incondizionato ed esortiamo sia le Forze Armate Sudanesi (SAF) sia i paramilitari delle Forze di Supporto Rapido (RSF) a impegnarsi in modo significativo in negoziati seri e costruttivi", aggiunge il comunicato del G7 in cui si chiede anche agli “attori esterni di cessare ogni sostegno che alimenti ulteriormente il conflitto” e ai gruppi sul campo di “eliminare gli ostacoli” alla fornitura di aiuti umanitari. (RaiNews)

Medici Senza Frontiere ha chiesto ad alcuni dei pazienti in Sudan cosa sperano dopo due anni di conflitto: «Spero di sopravvivere», «spero di tornare a casa mia», «spero di poter ricominciare la scuola e rincontrare i miei amici», hanno risposto. (Corriere della Sera)