Gimbe: “Sette milioni non vaccinati in Italia, accelerare su terze dosi per fermare quarta ondata”

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Gimbe: “Sette milioni non vaccinati in Italia, accelerare su terze dosi per fermare quarta ondata” “Per contenere la quarta ondata nel nostro Paese sul fronte vaccini è indiscutibile la necessità di raggiungere il maggior numero possibile di persone non ancora vaccinate, sia accelerare con la somministrazione delle terze dosi, in particolare negli over 60 e nei fragili”: lo afferma il dottor Nino Cartabellotta nel monitoraggio della fondazione Gimbe. (Fanpage)

La notizia riportata su altri media

E quel giorno scatteranno subito i divieti per i no vax: soltanto chi è in possesso del super green pass potrà andare al ristorante al chiuso, assistere a spettacoli a cinema o a teatro, andare allo stadio e nei palazzetti dello sport. (Leggo.it)

Quinta settimana di aumento dei casi con 18 province che superano l'incidenza di 150: il monitoraggio Gimbe del 24 novembre. (Notizie.it)

In dettaglio l’efficacia sulla diagnosi scende in media dal 74,6% per i vaccinati entro 6 mesi al 46,8% per i vaccinati da più di 6 mesi; l’efficacia sulla malattia severa scende in media dal 91,8% per i vaccinati entro 6 mesi all’82,1% per i vaccinati da più di 6 mesi (Fortune Italia)

Non si tratta per ora di un’impennata allarmante della diffusione del virus, ma di una stabilizzazione della crescita di trasmissione. E, così, tra le nuove misure dettate dal governo, le proteste di piazza dei No- Vax e l’intensificarsi della campagna vaccinale, si va avanti con poche certezze e molti dubbi (La Repubblica)

Stando ai dati diffusi dalla Fondazione Gimbe, vediamo allora nel dettaglio quali sono le diciotto province in Italia dove attualmente l’incidenza dei contagi è superiore ai 150 casi ogni 100.000 abitanti. (Money.it)

Nell'isola la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 70,7% (media Italia 76,7%) a cui aggiungere un ulteriore 3,1% (media Italia 2,5%) solo con prima dose. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (9%) e in terapia intensiva (5%) occupati da pazienti COVID-19. (CataniaToday)