Domenico Zurlo Una tentata rapina ad una gioielleria è finita ieri nel sangue

Leggo.it INTERNO

Almeno cinque i colpi di pistola esplosi: i due banditi sono morti a pochi metri dall'ingresso, uno in mezzo alla strada, l'altro all'angolo con una via laterale.

Che pochi anni fa era già stata presa di mira, aggredendo violentemente il titolare, moglie e figlia.

Una scena che purtroppo si è ripetuta, ma questa volta i banditi erano armati»

Domenico Zurlo. Una tentata rapina ad una gioielleria è finita ieri nel sangue a Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo: il bilancio è di due banditi morti e un terzo in fuga, dopo che il titolare ha aperto il fuoco. (Leggo.it)

La notizia riportata su altri media

ario Roggiero, titolare dell'omonima gioielleria in provincia di Cuneo, sarebbe intervenuto per difendere i familiari aggrediti dai malviventi. L'attività era già stata rapinata nel 2015 e la famiglia aveva subito violenza dai criminali. (Tiscali Notizie)

Sparatoria dopo una rapina in gioielleria a Grinzane Cavour: due morti in strada in frazione Gallo. Ecco il bilancio di una tentata rapina finita nel sangue mercoledì 28 aprile nell'Albese, a Grinzane Cavour in frazione Gallo. (Unione Monregalese)

“Il loro negozio di Grinzane Cavour (Cuneo) era già stato rapinato nel 2015: il titolare era stato picchiato e legato, poi chiuso in bagno con la figlia Un terzo complice è stato bloccato nei pressi dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Savigliano (Cuneo) con una ferita di arma da fuoco alla gamba. (Il Primato Nazionale)

Questo contenuto è riservato agli abbonati 1€ al mese per 3 mesi Attiva Ora Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito 3,50 € a settimana Attiva Ora Tutti i contenuti del sito,. Un terzo è ferito, ma è riuscito a fuggire a piedi facendo perdere le sue tracce tra i vigneti ai piedi del castello di Grinzane Cavour (La Stampa)

Sul posto l'intervento dei sanitari del 118 è stato immediato, ma per entrambi non c'è stato nulla da fare. La gioielleria di via Garibaldi era stata rapinata nel 2015. (TG La7)

Cosa accadde nel 2015. Il 22 maggio di ormai 6 anni fa, un uomo ed una donna di etina sinti si presentarono all'interno della gioielleria, fingendosi degli acquirenti. Cogliendo il proprietario di sorpresa, i due impugnarono alcune armi tenute nascoste sino a quel momento ed immobilizzarono sia il titolare che la figlia. (il Giornale)