Covid, l'Ema su AstraZeneca: “Trombosi cerebrale possibile effetto collaterale del vaccino, ma i benefici superano i rischi”

il Dolomiti INTERNO

L’ipotesi è che gli effetti collaterali siano una risposta immunitaria al vaccino, la stessa che può verificarsi nei pazienti trattati con eparina.

Covid, l’Ema su AstraZeneca: “Trombosi cerebrale possibile effetto collaterale del vaccino, ma i benefici superano i rischi”. L’Agenzia europea per i medicinali ha concluso che gli eventi di trombosi potrebbero essere legati agli effetti collaterali del vaccino AstraZeneca: “Si tratta di eventi molto rari e insoliti”. (il Dolomiti)

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In totale sono stati 62 gli eventi di trombosi celebrale e 24 di altro genere su 25 milioni di vaccinati tra Unione europea e Regno Unito. "Gli eventi rari di trombosi cerebrale sono effetti collaterali molto rari", ma c'è un "probabile" legame e per questo "le rare trombosi vanno inserite tra i possibili effetti collaterali". (LiberoQuotidiano.it)

Ribadendo che l’indicazione di utilizzare questo vaccino per le fasce d’età sopra i 60 anni è “in linea con quanto disposto dal piano vaccinale” Roma, 7 apr. (LaPresse)

“Le seconde dosi vanno a chi ha già fatto la prima, per le altre abbiamo allargate la platea dei 70-79 anni”, ha aggiunto (LaPresse) – A proposito di AstraZeneca, “l’afflusso di dosi è coerente con il target. (LaPresse)

Il generale ha spiegato che si tratta di “circa 13 milioni di persone” delle quali “2 milioni hanno già ricevuto la prima dose” (LaPresse) – Da domani apertura delle somministrazioni con Astrazeneca alla fascia d’età “tra i 60-79 anni”. (LaPresse)

“Ad oggi – avrebbe aggiunto -, per chi non ha avuto complicanze non si esclude la somministrazione della seconda dose ancora con Astrazeneca” Secondo quanto apprende LaPresse, lo ha detto il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, alla riunione tra governo ed enti locali sul dossier Astrazeneca. (LaPresse)

“Le rare trombosi dovrebbero essere elencate come effetti collaterali molto rari del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca” ha stabilito il Prac. Tuttavia “non ci sono rischi generalizzati nella somministrazione del vaccino, quindi non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio”. (Il Messaggero Veneto)