“Máxima”, regina per caso e per… amore
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Dopo il successo di "The Crown", sulla monarchia inglese, ecco un’altra serie dedicata a una famiglia reale che ha tutti gli ingredienti per conquistare il pubblico. Si tratta di "Máxima", la vedremo lunedì 2 e martedì 3 settembre su Rai1, ed è incentrata su Máxima Zorreguieta, regina consorte dei Paesi Bassi dal 2013, in quanto moglie del re Willem-Alexander. Basata sull’opera della giornalista olandese Marcia Luyten, è già stata distribuita in 25 Paesi. (Tv Sorrisi e Canzoni)
La notizia riportata su altre testate
Un amore travagliato, ostacolato dalla pressione della L'episodio conclusivo racconta l'ascesa della giovane argentina Zorreguieta alla Casa Reale dei Paesi Bassi, dalla crisi con il principe Willem-Alexander fino al matrimonio. (Io Donna)
Gli ingredienti ci sono tutti: la storia d'amore tra la bella e bionda argentina con il principe olandese, l'ascesa al trono della coppia in cui emerge il passato oscuro del padre dei lei (non invitato alle nozze), tre splendide figlie, una carriera nella finanza e poi da regina consorte le tante opere benefiche. (Famiglia Cristiana)
La moglie di re Guglielmo Alessandro, figlio della regina Beatrice che ha abdicato a suo favore nel 2013 dopo 33 anni di regno, è diventata tra le regnante più amate dal suo popolo d’adozione, ma il suo matrimonio reale ha dovuto superare degli ostacoli diventati un vero e proprio affare di Stato. (Virgilio Notizie)
Eppure, l'esperimento è sorprendentemente riuscito. (Vanity Fair Italia)
Il padre è un nome famoso nella storia del Paese: ha lavorato, infatti, come ministro dell’Agricoltura per il dittatore Jorge Rafael Videla in un momento storico particolare per l’Argentina: la stagione dei colonnelli. (Vanity Fair Italia)
Máxima, questo il titolo della miniserie basata sul romanzo Moederland: De jonge jaren van Máxima Zorreguieta di Marcia Luyten, torna in prima tv assoluta alle 21.25 di oggi su Rai 1 e in streaming su RaiPlay a distanza di pochi mesi dal grande successo riscosso al debutto nei Paesi Bassi (La Gazzetta dello Sport)