Imprenditori 'finanziano' il clan: i lingotti della mafia

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E inoltre dalle intercettazioni è emerso che il clan di Paternò alleato ai “Santapaola-Ercolano”, aè composto da tre anime: Alleruzzo, Assinnata e Amantea

Ricostruita grazie all’inchiesta Sotto Scacco, coordinata dai pm Andrea Bonomo e Giuseppe Sturiale, l’organigramma dei clan di Paternò e Belpasso.

Il gioielliere Angelo Nicotra avrebbe permesso di ‘lavare’ i fondi neri di Vito Amantea (figlio dell’uomo d’onore Franco) e Pietro Puglisi (del gruppo Assinnata, ndr) con l’acquisto – non rendicontato – di preziosi e lingotti d’oro. (Livesicilia.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Mafia, droga e truffe all’Inps: 40 arresti. Il sodalizio mafioso operante in Paternò, e già facente capo ad Giuseppe Alleruzzo 86 anni, è stato poi riorganizzato da Domenico Assinnata 71 anni, e dal figlio Salvatore, cl. (Grandangolo Agrigento)

Nell’inchiesta, però, emerge uno scenario molto diverso da quello che ha coinvolto il cavaliere Condorelli Nel mirino del clan di Belpasso decimato dagli arresti dell’operazione 'Sotto Scacco' c'è stato pure il cavaliere Condorelli, il produttore dei torroncini di Sicilia. (Giornale di Sicilia)

Avrebbe voluto un'ulteriore sconto di pena in relazione alla condanna per l'omicidio di Giuseppe Calascibetta, il boss di Santa Maria di Gesù eliminato a colpi di pistola la sera del 19 settembre del 2011 in via Bagnera, sotto casa sua, a Belmonte Chiavelli. (PalermoToday)

Dalle indagini emergevano anche i contributi al sodalizio mafioso da parte di imprenditori di Paternò con condotte volte a favorire consapevolmente le illecite attività del clan. (Tele Video Adrano)

La più grande sfida, indubbiamente, fu il Maxiprocesso, dove ebbe l’occasione di conoscere meglio Falcone e Borsellino, due colleghi che divennero presto anche due grandi amici Pietro Grasso: una vita dedicata all’antimafia. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)

Il Giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di: Sulla scorta delle sentenze passate in giudicato sopra menzionate, risultava giudiziariamente accertata l’esistenza di un clan mafioso operante in Paternò, diretto e organizzato nel tempo dalle famiglie Alleruzzo, Assinnata e Amantea (Gazzettinonline)