Cosenza, donna di 27 anni aggredita in giardino pubblico
L’uomo, secondo quanto ha riferito la ragazza, ha iniziato a palpeggiarla, tenendola stretta tra sé e la parete, per poi scappare.
La ventisettenne, in evidente stato di shock, è riuscita ad uscire dal giardino pubblico precipitandosi in strada, dove ha chiesto aiuto ad alcuni passanti.
Share 0 Condivisioni. 40 sec. COSENZA – Stava scattando delle foto all’interno della Villa Vecchia a Cosenza, quando un uomo l’ha afferrata alle spalle e spinta verso un muro. (Corriere di Lamezia)
La notizia riportata su altri giornali
La medesima cosa si era ripetuta a luglio 2020, salvo che questa volta l’obiettivo del 51enne era stato il seno della donna, che aveva denunciato entrambi gli episodi. E’ la pena comminata con rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica dal Gup del Tribunale di Udine, Matteo Carlisi, a un 51enne di un paese della Pedemontana friulana, difeso dall’avvocato Laura Luzzato Guerrini del Foro di Gorizia. (Telefriuli)
Una donna di 27 anni è la vittima di una violenza sessuale avvenuta in un giardino pubblico della città. La ventisettenne, in evidente stato di shock, è riuscita ad uscire dal giardino pubblico precipitandosi in strada, dove ha chiesto aiuto ad alcuni passanti. (Zoom24.it)
Le parti civili nel processo sono rappresentate dall'avvocato Antonello Talerico Gli episodi risalgono al maggio del 2018, quando l'uomo si sarebbe reso colpevole di condotte violente nei confronti della donna, in particolare, l'avrebbe afferrata con forza costringendola a subire palpeggiamenti, frasi equivoche e a compiere atti sessuali. (LaC news24)
L'episodio riferito dalla ventenne alle autorità sarebbe avvenuto durante una festa in città e risalirebbe a Siena giorni fa. Accertamenti della procura di Siena sono in corso sulla denuncia presentata da una giovane di 20 anni riguardo a una presunta violenza sessuale di gruppo subita da lei stessa. (In Terris)
Tra gli accusati. anche un minorenne Immediata la denuncia e le indagini, attivato il "codice rosso". (La Repubblica Firenze.it)
