I governi spiavano reporter e attivisti Migliaia di cellulari sotto controllo

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La lista non indentifica chi ha ha deciso l’inserimento dei numeri di telefono o perché e non è chiaro neanche quanti siano stati i cellulari presi nel mirino o spiati

Il software, venduto dall’israeliana Nso Group e chiamato Pegasus, è nato per consentire ai governi di seguire terroristi e criminali.

Tra i governi che l’hanno usato per spiare ci sarebbe – scrive il Wp – anche quello dell’ungherese Victor Orban (nella foto). (Quotidiano.net)

Su altri giornali

Avete fatto la stessa domanda ai governi degli Stati Uniti, del Regno Unito, della Germania o della Francia?”. I numeri spiati Fra i numeri identificati finora dall'inchiesta ci sarebbero quelli di diversi capi di stato e premier (Sky Tg24 )

Grazie al software Pegasus, sviluppato da un’azienda israliana, si possono leggere messaggi ed email, ma anche ascoltare e registrare le telefonate e azionare il microfono da remoto. Migliaia di attivisti e giornalisti venivano controllati dai governi autoritari I cellulari di migliaia di attivisti per i diritti umani, giornalisti, avvocati e manager di tutto il mondo venivano tenuti sotto controllo da governi autoritari. (Fanpage.it)

Il software, venduto dall’israeliana NSO Group e chiamato Pegasus, è nato per consentire ai governi di seguire terroristi e criminali. L’indagine, alla quale ha partecipato anche il “Guardian”, rivela che giornalisti e attivisti sono finiti del mirino di governi “autoritari”. (Ticinonews.ch)

L'indagine, alla quale ha partecipato anche il Guardian, rivela che giornalisti e attivisti sono finiti del mirino di governi 'autoritari'. Il software, venduto dall'israeliana NSO Group e chiamato Pegasus, è nato per consentire ai governi di seguire terroristi e criminali. (Rai News)

n'indagine giornalistica, partita da una fuga di notizie, ha permesso di svelare come attivisti per i diritti umani, reporter e avvocati siano stati messi sotto sorveglianza da parte di alcuni governi. (Ticinonline)

L’indagine, alla quale ha partecipato anche il Guardian, rivela che giornalisti e attivisti sono finiti del mirino di governi ‘autoritari’ E dalle carte emergerebbe che nel mirino siano finite anche persone vicine a Jamal Khashoggi, il reporter saudita ucciso. (L'HuffPost)