La Germania cede all’islam: il canto dei muezzin equiparato al suono delle campane

Il Primato Nazionale ESTERI

Berlino, 12 ott – Sta facendo molto discutere la decisione con cui Henriette Reker, sindaco di Colonia, ha dato il via libera alle moschee per far risuonare il canto dei muezzin nelle strade della città renana.

A far preoccupare è in particolare la formula Allahu Akbar («Allah è grande») che ogni muezzin pronuncia richiamando i correligionari alla preghiera.

Non è la prima apertura che la Germania fa nei confronti dell’islam, ma certamente Colonia è finora la città più grande che si è mossa in tal senso. (Il Primato Nazionale)

Su altri media

I musulmani a Colonia sono 120mila, su una popolazione di un milione e 83mila, contro mezzo milione di cattolici. Fino a pochi anni fa, ad esempio, era possibile per ebrei e omosessuali andare per strada a Berlino, senza alcun problema (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Minuto 31 Bebou su assist di Kramaric sblocca l’incontro con l’1-0 Doppietta di Bebou, e reti di Baumgartner, Geiger e Posch. (Calcio In Pillole)

Grande promotrice dell’intesa in questione, che durerà due anni e che cancella gran parte dei divieti previgenti in tema di canti dei muezzin, è stata il borgomastro di Colonia Henriette Reker. Kremer ha quindi tuonato: “È sbagliato equiparare il canto del muezzin al suono dele campane (Metropolitan Magazine )

Colonia ha la moschea più grande di tutta la Germania e ci sono 35 moschee in tutta città; tutte insieme potranno chiamare al momento della Jum’à, i musulmani alla preghiera con il suono del muezzin, in un lasso di tempo che va da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. (DailyMuslim.it)

I numeri parlano la stessa lingua: a Colonia vivono circa 120 mila persone di credo musulmano, circa il 12% della popolazione. Gli abitanti delle zone circostanti verranno informati con dei volantini, e il volume del richiamo dei muezzin sarà modulato a seconda della distanza della moschea. (AGI - Agenzia Italia)

A Hassel, un quartiere della vicina Gelsenkirchen, nella Ruhr, la voce dei muezzin si sente senza proteste da una ventina d'anni, ma solo il venerdí. I fedeli hanno il diritto di ascoltare la voce del muezzin. (Italia Oggi)