Cutolo sepolto a Ottaviano: il sindaco chiude il cimitero per 24 ore

Il Fatto Vesuviano INTERNO

Edificio conosciuto anche come «castello di Cutolo» dopo che il boss lo acquistò e ne fece il suo covo negli anni bui della storia criminale del vesuviano

Il cimitero di Ottaviano, dove nella tarda serata di ieri è arrivata la salma di Raffaele Cutolo, ex boss della nuova camorra organizzata, oggi resterà chiuso per motivi di ordine pubblico.

La moglie Immacolata Iacone e la figlia, la sorella ed il fratello di Cutolo, Rosetta e Pasquale. (Il Fatto Vesuviano)

La notizia riportata su altre testate

Milano, 22 feb. (LaPresse)

Cutolo avrebbe aggiunto: « Non voglio don Renzo che mi faccia visita spesso; potrebbero arrestarti, come è successo ad altri sacerdoti. Quando una persona si pente profondamente dei suoi peccati, Dio perdona ed è contento di averla con sé in Paradiso» (Il Messaggero)

Oggi è chiuso al pubblico, in seguito a un provvedimento del sindaco, Luca Capasso, per motivi di ordine pubblico. Barra, sanguinario killer di camorra, aveva tra l’altro ucciso con 40 coltellate il gangster milanese Francis Turatello nel cortile del penitenziario. (L'HuffPost)

L'ingresso del cimitero era presidiato dalle forze dell'ordine La salma è arrivata da Parma al cimitero di Ottaviano ieri sera, poco dopo le 23, accolta dalla moglie Immacolata Iacone e dalla figlia Denyse. (Adnkronos)

C'era il timore fondato, dopo le migliaia di messaggi di cordoglio e di rispetto disseminati nei social, che in paese si potessero replicare celebrazioni del personaggio La moglie Immacolata Iacone e la figlia Denyse, che lo hanno seguito da Parma, il fratello Pasquale e la sorella Rosetta e alcuni nipoti. (IL GIORNO)

Diverse pattuglie di carabinieri, infatti, hanno evitato l'ingresso di curiosi e giornalisti al cimitero, mentre altri uomini dell'Arma erano dislocati davanti al municipio e sulla strada che porta al Castello Mediceo, conosciuto anche come "castello di Cutolo" dopo che il boss lo acquistò e ne fece il suo covo negli anni bui della storia criminale del vesuviano. (La Stampa)