Lo zio di Saman: "Un lavoro fatto bene"

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Ma la donna era stata evasiva e si era giustificata dicendo che stava riferendo a un episodio avvenuto mesi prima in Pakistan.

«Abbiamo fatto un lavoro fatto bene», riferisce a un amico in una chat parlando della nipote.

Il 30 aprile, invece, si vede Saman che esce di casa con i genitori, che poco dopo rientrano senza di lei.

Prosegue anche la caccia agli indagati, madre, padre, zio e un cugino di Saman mentre si attende l'estradizione del secondo cugino Ikram Ijaz, 28 anni, arrestato domenica a Nimes, in Francia, che potrebbe fornire dettagli utili alle indagini

In quel lasso di tempo lo zio, a cui è stata lasciata in consegna secondo la testimonianza del fratello sedicenne di Saman, l'ha già uccisa. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

(LaPresse) – “L’orribile vicenda di Saman ci dice che la norma contro i matrimoni forzati, che ho fortemente voluto inserire nel Codice Rosso, ma anche le disposizioni sull’obbligo scolastico e ogni legge che tutela la libertà femminile nel nostro Paese devono essere applicate con rigore ed efficacia, sempre e comunque. (LaPresse)

Si tratta di Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, rispettivamente il padre e la mamma della ragazza; lo zio Danish Hasnain e due cugini, uno dei quali risponderebbe al nome di Ikram Ljaz. Ora andate a casa, ora ci penso io ", avrebbe detto ai genitori della diciottenne, Shabbar e Nazia Shaheen (ilGiornale.it)

Lo zio: «Lavoro fatto bene». (ilmessaggero.it)

In un filmato del 29 aprile si vedono tre uomini, per gli investigatori uno zio e due cugini, con pale e un sacco. Il video, diffuso dalla Procura di Reggio Emilia, viene considerato centrale per le indagini sulla 18enne pachistana, residente a Novellara nel reggiano, che aveva rifiutato un matrimonio combinato e di cui si sono perse le tracce dalla notte stessa (Adnkronos)

Il padre che si sente male e piange per le sorti della figlia, ma al tempo stesso non può permettersi pentimenti con i carabinieri, perché ritiene Danish capace di sterminare la famiglia per vendetta. Non ha nulla in mano, e il 16enne deduce che ha ucciso la sorella strangolandola. (La Gazzetta di Reggio)