Emis Killa tra armi, soldi e pestaggi: il rapper nel mirino per associazione a delinquere

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I tempi in cui Emis Killa rappava della vita di strada senza esserne coinvolto sembrano lontani anni luce. Negli ultimi mesi il suo nome è finito sempre più spesso nelle carte dell'inchiesta "Doppie Curve", fino a portarlo dritto nel mirino della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano con un’accusa pesante come l’associazione a delinquere. Le indagini hanno svelato una rete di contatti inquietante. (LaC news24)

Su altre fonti

Casa Lucci, s’intende. Presente al pranzo di San Silvestro del 2022. (La Repubblica)

La voce aveva iniziato a prendere corpo non solo in ambienti investigativi ma anche dalle parti della Rai. Una doppia «conferma» che già prima del post del rapper aveva messo in forte dubbio la sua partecipazione al Festival che prenderà il via martedì 11 febbraio. (Corriere della Sera)

La “vittima” della rubrica quotidiana di Massimo Gramellini stavolta è il rapper milanese, indagato per associazione a delinquere nell’ambito dell’inchiesta sui traffici degli ultrà di calcio. “Quel che veramente non capisco è perché Emis Killa, che si vanta di essere alternativo al sistema, volesse andarci, a Sanremo“. (Virgilio Notizie)

Sanremo 2025, rime e polemiche. Da Tony Effe a Fedez: il Festival è già iniziato

Se dicessimo che il Festival di Sanremo è l'evento televisivo italiano più seguito solamente per la sua portata musicale, diremmo una bugia. Ciò che alimenta la grande macchina dell'Ariston è il chiacchiericcio che riesce a creare attorno a sé e per la 75esima edizione del Festival di chiacchiericcio ce n'è già in abbondanza, è non è ancora cominciata. (Cosmopolitan)

Come nel più classico degli scandali italiani, ha saputo dell’inchiesta a suo carico dai giornali. Ma secondo Cruciani e Porro la scelta del rapper è sbagliata: finché non c’è una condanna, dovrebbe restare in gara. (Nicola Porro)

Emis Killa ha messo fine anticipatamente al suo Sanremo pressato dai fatti, ovvero il coinvolgimento nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria “Doppia curva”, che a fine settembre aveva portato a 19 misure cautelari e all’azzeramento dei direttivi delle tifoserie di Inter e MIlan, e il daspo di tre anni emesso nei suoi confronti dal questore Bruno Megale dopo che, nel corso di una perquisizione, erano stati rinvenuti nella sua casa di Vimercate sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente, un taser e quasi 40 mila euro in contanti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)