Covid, online verbali task force di febbraio 2020: cos'è emerso

Virgilio Notizie INTERNO

A inizio febbraio 2020 non si pensava che il virus potesse arrivare in Italia. L’Istituto superiore di sanità, il 6 febbraio 2020, specificò nel corso di una riunione che “non c’è trasmissione del virus prima della comparsa dei sintomi“.

Come oggi sappiamo bene, invece, anche gli asintomatici sono in grado di contagiare gli altri.

Dai verbali emergono i pareri degli esperti su quella che al tempo non era ancora considerata una pandemia: a inizio febbraio 2020, gli esperti ritenevano che il virus non circolasse in Italia e in Europa, e che l’infezione fosse circoscritta alla Cina (Virgilio Notizie)

Su altri media

E’ quanto si legge nei verbali della riunione della task force relativi al periodo 22 gennaio-21 febbraio 2020, pubblicati dopo la sentenza del Tar del Lazio. (Imola Oggi)

La task force ministeriale, come viene indicato nel verbale della seduta del 21 gennaio e reso noto all'epoca con un comunicato stampa, era stata istituita con il compito di "coordinare ogni iniziativa relativa al Coronavirus 2019-nCoV". (Tiscali Notizie)

Sul sito del ministero della Salute sono stati pubblicati i verbali della task force che si occupata del Covid dal 22 gennaio al 21 febbraio del 2020. Non solo, il 6 febbraio gli esperti dicono che «non c’è trasmissione del virus prima della comparsa dei sintomi» (Open)

Il Dicastero ha quindi ottemperato alla sentenza del Tar che aveva accolto il ricorso del deputato di FdI Galeazzo Bignami cui era stato negato l’accesso agli atti. Pubblicati dal Ministero della Salute i verbali della Task force istituita a gennaio 2020. (Quotidiano Sanità)

E’ quanto emerge dai verbali, pubblicati oggi, delle riunioni della task force sul coronavirus istituita presso il ministero della Salute quando la parola pandemia ancora non campeggiava sui giornali, che si limitavano a parlare di un misterioso virus respiratorio che si stava diffondendo nella Regione di Wuhan. (L'Unione Sarda.it)

2 febbraio – 800mila mascherine a disposizione. Si accenna per la prima volta alla necessità di reperire dispositivi di protezione. Lo stesso giorno il verbale dà atto che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) “non ha dichiarato lo stato di allerta internazionale“. (Il Fatto Quotidiano)