Grom chiude gelaterie ma non cambia strategia. Unilever aveva fatto capire le sue intenzioni

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Intanto, oltre alla sede storica di Torino vengono chiuse anche le gelaterie di Alessandria, Modena, Treviso, Udine e Mestre.

Oggi in Italia Grom conta ancora 46 negozi, a cui vanno aggiunti due chioschi all’interno dei Carrefour Gourmet di Roma e Milano.

Se in un’azienda le ambizioni di guadagno dell’imprenditore vengono prima della realtà del mercato, bisogna adattarsi e cambiare musica, lasciando fare alle multinazionali che di profitti e di mercati se ne intendono. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Un cambio di passo, spiegano da Grom, a supporto del piano di crescita del brand per assecondare l’evoluzione del modello di business degli ultimi anni che “tiene conto di nuove opportunità, di nuovi canali e di nuovi modelli di acquisto e consumo”. (QuiFinanza)

Il dato considera il brand Grom, comprensivo di tutti i Paesi e tutti i canali". Milano, 23 gen. (askanews) - Grom, la catena di gelaterie fondata a Torino da Federico Grom e Guido Martinetti e oggi nelle mani di Unilever, cambia strategia: il "gelato come una volta" sarà sempre meno acquistabile nei coni e più presente negli freezer dei supermercati e dei bar. (Yahoo Finanza)

La sensazione è che Unilever abbia finito per arrestare il modello di espansione della rete. «Non accadrà — dice Panza —. (Corriere della Sera)

Ai dipendenti assunti a tempo indeterminato Unilever offirà la possibilità di una ricollocazione in altre gelaterie. – Il ‘Gelato come una volta’ di Grom si sposta dalle gelaterie agli scaffali dei supermercati. (Ticino Notizie)

Il progetto avviato nel 2003 nel capoluogo piemontese da Federico Grom e Guido Martinetti nel 2005 è stato acquisito dalla multinazionale olandese Uniliver. A febbraio Udine perderà la gelateria Grom, che da sette anni è uno dei punti di riferimento degli amanti del gelato in via Rialto. (Il Friuli)

Ma il dato certo è che sono lontani i tempi, era il 2012, in cui Martinetti veniva scelto da Berlusconi come potenziale candidato del suo schieramento per il suo ruolo di ‘giovane imprenditore che incarna il modello del sogno italiano’. (Fortune Italia)