HIV, le nuove raccomandazioni mirano ad espanderne la copertura

FocusTECH SALUTE

Ciò contribuirà a ridurre gli 1,7 milioni di nuove infezioni che si verificano ogni anno.

Le nuove linee guida dell’OMS per il test dell’HIV mirano a cambiare radicalmente questo.

Si svolge in quel luogo anche perché due terzi di tutte le persone con HIV vivono nella regione africana.

Vediamo alcuni dei punti delle nuove linee guida dell’OMS per il virus:

Buoni servizi di test assicurano inoltre che le persone sottoposte a test HIV negativi siano collegate a servizi di prevenzione adeguati ed efficaci. (FocusTECH)

Ne parlano anche altri giornali

Ogni volta, le ragazze e i ragazzi rispondono molto positivamente, avvicinandosi e facendo domande sul tema”. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Anlaids in vista dell’1 dicembre, Giornata Mondiale contro l’HIV/Aids. (Il Tabloid)

Nel 2018, in Liguria i casi totali di Hiv sono stati 99, 58 dei quali a Genova. Nei soggetti di sesso femminile, negli anni considerati, la trasmissione eterosessuale costituisce circa l’87,8% delle nuove diagnosi, seguita dalla tossicodipendenza con valori intorno al 7,0%. (GenovaToday)

'L'Aids è una truffa' o 'non esiste': sono solo alcuni degli slogan che ancora oggi continuano a circolare sul web. 'Il virus Hiv non è mai stato fotografato e isolato'. (La Sicilia)

Nel 2018 si è osservata per la prima volta una marcata diminuzione (di circa il 20% rispetto all’anno precedente) delle nuove diagnosi di in Italia. Viceversa, tra gli stranieri si osserva una relativa stabilizzazione delle nuove diagnosi evidenziando una possibile vulnerabilità di questa popolazione nell’accesso ai servizi di assistenza per HIV (Scienze Fanpage)

Sfumato l’effetto delle campagne di sensibilizzazione, è boom in Italia di malattie veneree tra i più giovani. Nel mondo sono circa 36,7 milioni le persone che hanno contratto il virus dell’Hiv e, nonostante la sindrome sia stata identificata nel 1984, oltre 35 milioni di persone hanno perso la vita a causa dell’Aids. (Agenpress)

La classe di età più colpita è quella tra i 20 e i 49 anni (78%), i casi di sieropositività sono invece modesti tra i più giovani e negli ultracinquantenni. I residenti in Emilia-Romagna che hanno sviluppato la malattia conclamata, quindi l’Aids, sono stati 47 nel 2018 (61 nell’anno precedente). (Parma Notizie)