Il caso Ciabatti, la più esclusa. Veronesi: “La ammiro, insegna come incassare la sconfitta”

“Valeria ha deciso di portarla a cena fuori e io ho deciso di unirmi, trasformandomi in quel momento nel presentatore di Teresa

“Voglio comunque restare fuori dalle polemiche - aggiunge - perché sono presidente della giuria, anche perché non c’è nessuna polemica da fare.

È una mia amica, una scrittrice che ammiro e se ho presentato il suo libro, l’ho fatto perché mi piaceva.

“In ogni caso , c’è una giuria che ha deciso e che va rispettata. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altre testate

So che hanno bisogno di sapere e io di raccontare, è per me un alleggerimento del peso che mi porto dentro. Quando mi chiamano nelle scuole a raccontare la mia testimonianza, mi riempie d’orgoglio e mi da’ forza, non riesco a dire di no. (L'HuffPost)

"E' stata lei a darmi l'esempio di come si incassa una sconfitta" dice all'ANSA Veronesi, vincitore per la seconda volta del Premio Strega nel 2020 e quest'anno presidente del seggio come vuole il regolamento. (Tiscali.it)

Chissà, forse per quello, o per assolvere a un debito d’affetto nei confronti dell’appartamento di Via Fratelli Ruspoli, me lo sono immaginato buio e deserto: e, in fondo, dispiaciuto. C’erano, seduti su due sedie, proprio Bassani e Barzini. (Corriere della Sera)

Trevi è risultato essere il più votato con 256 voti per il suo ‘Due vite’ (Neri Pozza), al secondo posto Edith Bruck con 221 preferenze per ‘Il pane perduto’ (La nave di Teseo) e al terzo Donatella Di Pietrantonio con 220 voti per ‘Borgo Sud’ (Einaudi). (anteprima24.it)

La cinquina dello Strega e il flop Mondadori. Gli scenari per il voto dell'8 luglio e la rabbia sui social dei sostenitori dell'autrice di "Sembrava bellezza" (La Repubblica)

A Bruck, scrittrice e poetessa di origini ungheresi ma naturalizzata italiana, che nell’ultimo lavoro racconta la sua esperienza di bambina ebrea deportata nei campi di concentramento, è già stato assegnato lo Strega Giovani. (Wired Italia)