Neonazisti, "Ordine ario romano": progettavano un attentato contro la Nato, tra i 12 arrestati c'è anche Miss Hitler

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Altri componenti del sodalizio intrattenevano relazioni invece con il gruppo di estrema destra portoghese «Nova ordem social»

Gli indagati, secondo le accuse, avevano appena iniziato a pianificare anche un’azione contro una struttura della Nato.

"Collegato al gruppo degli indagati c’era poi il gruppo whatsapp chiamato «Judenfreie Liga (Oar)» che istigava a compiere azioni violente contro ebrei ed extracomunitari. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

Dalle indagini, sembrerebbe che Rizzi stesse cercando di avere dei contatti con gruppi residenti in Portogallo La partecipazione a un concorso filo-nazista. Rizzi è nota per le sue simpatie filo-naziste: alcuni anni fa aveva partecipato a un concorso lanciato su un social network russo vincendo poi il titolo di "miss Hitler". (Fanpage.it)

Il professore dell’Unimol perquisito nelle scorse settimane per l’indagine sulle minacce e le offese al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'accusa ipotizzata nei confronti dei 12 indagati è di associazione finalizzata alla propaganda e all'istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa. (isnews)

IL PRESENTE E' DA INTENDERSI COME L'UNICO E VERO GRUPPO DI ORDINE ARIO ROMANO Ma i vertici invitavano alla cautela: INVITIAMO TUTTI I CAMERATI A NON PRENDERE PARTE AI GRUPPI SU FACEBOOK INDEBITAMENTE DENOMINATI "ORDINE ARIO ROMANO", IN QUANTO GESTITI DA SOGGETTI ESTRANEI ALLA NOSTRA ORGANIZZAZIONE PER FINALITA' DELETERIE. (la Repubblica)

Tra gli indagati ci sarebbe anche un appartenente all’Arma dei Carabinieri in servizio a Roma. Per i 12 indagati il gip di Roma ha disposto l’obbligo di firma settimanale (TG24.info)

Ieri mattina gli uomini del Raggruppamento operativo speciale hanno bussato anche alla porta di Francesca Rizzi, 38 anni, conosciuta dalla Digos come “Miss Hitler” che ha un’aquila nazista tatuata sulla parte alta della schiena. (leggo.it)

Lo smantellamento del gruppo è quindi il risultato di un’indagine condotta dal Ros con il supporto in fase esecutiva dei Comandi Provinciali Carabinieri di Cagliari, Cosenza, Frosinone, Latina, L’Aquila, Milano, Roma e Sassari, che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza una misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, disposta dal Gip presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 12 indagati per i reati di associazione finalizzata alla propaganda e all’istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa. (Il Fatto Vesuviano)