E' morto il filosofo Salvatore Veca

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A Milano è stato presidente della Casa della Cultura e della Fondazione Feltrinelli, ed era sempre presente nel dibattito culturale sui temi a lui cari per una società modellata sulle idee di equità sociale

Lo ricorda con affetto l'università di Pavia dove concluse la sua carriera accademica e dove fu molto amato dai suoi studenti.

cultura e societa. di Redazione Cronaca. E' morto a milano il filosofo Salvatore Veca, aveva 77 anni, molti dei quali spesi nello studio e nell'insegnamento. (TG La7)

Su altre fonti

Un regime che erode alla base la possibilità di una giustificazione imparziale ed equa dei modi in cui conviviamo. Valori base che sono quelli che si radicano nell'idea tante volte umiliata abusata e offesa di una semplice e nuda eguaglianza umana. (Vita)

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Così l’assessore della Regione Lombardia all’Autonomia e alla Cultura ha commentato la scomparsa di Salvatore Veca. Milano, 07 ottobre 2021 “Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Salvatore Veca, intellettuale illuminato, filosofo propulsore di idee innovative, accademico e saggista. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

I suoi interessi filosofici interagiscono con quelli politici: Veca diventa una figura di primo piano nell'elaborazione di una visione riformista della tradizione comunista italiana. Il suo pensiero più maturo si trova nei volumi Dell'incertezza (1997) e L'idea di incompletezza (2001) in cui Veca rielabora i temi del relativismo etico e giuridico (ilGiornale.it)

Quei valori sono come in attesa di risvegli. Un liberale di sinistra è uno che assegna priorità all’uguale sistema delle libertà delle persone su altri valori sociali. (L'HuffPost)

Appassionato di miti, di tragedie e di poesia greca, si era inizialmente iscritto alla facoltà di Lettere moderne alla Statale di Milano. Se la filosofia italiana è riuscita a esprimere una sua originalità nel tenere insieme rigore analitico e passione argomentativa, superando la sterile débâcle tra filosofi continentali e filosofi analitici, lo deve - tra gli altri - a figure come quelle di Salvatore Veca (Il Manifesto)