La mamma di Chiara Poggi: "Si è riaperta una ferita profonda, ma continuiamo a credere nella giustizia"

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Sono trascorsi quasi diciotto anni dall'omicidio di Chiara Poggi, eppure per Rita Poggi, mamma della 26enne di Garlasco (Pavia), l'incubo di quel 13 agosto 2007 ritorna con prepotenza e all'improvviso: "Quando io e mio marito abbiamo appreso dal tg della riapertura delle indagini sull'omicidio di nostra figlia - racconta la donna a Fanpage.it -, siamo rimasti senza parole". E nessuna parola i genitori della vittima vogliono pronunciare in merito alla messa sotto indagine di Andrea Sempio, che, all'epoca dei fatti 19enne, frequentava casa Poggi in quanto amico del fratello minore di Chiara. (Fanpage.it)
La notizia riportata su altri media
Questo è quanto si legge nel provvedimento con cui la Procura ha chiesto alla Cassazione la riapertura del caso sull'omicidio di Chiara Poggi, dopo i due rigetti ricevuti dal gip, nei confronti di Andrea Sempio, l'amico del fratello minore della 26enne uccisa. (Il Giornale d'Italia)
MILANO (l'Adige)
C'è anche la necessità di verificare la "compatibilità della grandezza delle impronte repertate sul luogo del delitto con la taglia delle scarpe" di Andrea Sempio e di comparare le impronte digitali repertate nella villetta di Garlasco, tra cui quelle rintracciate sul dispenser nel bagno dove l'assassino si sarebbe lavato le mani, tra gli accertamenti alla base dell'indagine della Procura di Pavia che ha riaperto il caso del delitto di Chiara Poggi e ha iscritto nel registro degli indagati Andrea Sempio, l'amico del fratello. (Tiscali Notizie)

Quali sono le motivazioni che hanno spinto la Procura di Pavia a riaprire le indagini sul delitto di Chiara Poggi, iscrivendo nel registro degli indagati Andrea Sempio? Dal provvedimento con cui la Cassazione ha dato il via libera alla nuova inchiesta, si evince la necessità di verificare la «compatibilità della grandezza delle impronte repertate sul luogo del delitto con la taglia delle scarpe» di Sempio e di comparare le impronte digitali repertate nella villetta di Garlasco, tra cui quelle rintracciate sul dispenser nel bagno dove l'assassino si sarebbe lavato le mani. (ilmattino.it)
E potrebbe restare a casa anche oggi. GARLASCO. (La Provincia Pavese)
GARLASCO – Non sarà la “Cogne lombarda”, come qualcuno l’aveva rinominata nell’estate più torbida e mediatica, quell’agosto 2007 spopolato dai cittadini ma riempito dal ronzio stordente delle troupe televisive e animato dalla caccia ai personaggi chiave di un puzzle che andava componendosi per poi scomporsi e ricomporsi: nuovi tasselli, conferme e smentite, piste suggestive dentro un’infilata imp… (La Repubblica)