La modalità notte degli smartphone serve davvero a dormire meglio? Uno studio dice di no

La modalità notte degli smartphone serve davvero a dormire meglio?

Modalità Notte su ogni fotocamera.

(Zazoom Blog)

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Quante volte vi siete sentiti dire che la luce blu emessa dal display degli smartphone (ma non solo) è una delle cause principali di insonnia? (TuttoAndroid.net)

Advertising. andreazenatti93 : RT @TuttoAndroid: La modalità notte non influisce sul sonno? Uno studio lo conferma (Di mercoledì 28 aprile 2021) Una ricerca condotta dalla Brigham Young University ha studiato gli effetti che la modalità notte degli smartphone ha sul sonno L'articolo proviene da TuttoAndroid. (Zazoom Blog)

Nessuna differenza è stata notata non solo tra i soggetti che hanno usato lo smartphone con e senza modalità notte, ma neanche tra quelli che non hanno proprio usato lo smartphone. Da un po’ di tempo diversi produttori di smartphone, tablet e PC hanno introdotto la modalità notturna, una modalità che riduce la componente blu della luce del display nelle ore notturne al fine di ridurre l’effetto stimolante sull’utente. (Centro Meteo italiano)

Sono molte le persone abituate a impostare la modalità notturna sul telefonino, prima di coricarsi, così da schermarsi dalla luce blu e agevolare un sonno più profondo. I partecipanti allo studio hanno trascorso almeno otto ore a letto, indossando un accelerometro al polso, per registrare l’attività del sonno (Tanta Salute)

Mentre sotto le sei ore di sonno "la pressione data dal bisogno di riposare era così alta che non c'era alcun effetto legato ai comportamenti prima di andare a dormire. È stato chiesto loro di trascorrere almeno otto ore a letto e indossare un accelerometro al polso per registrare l'attività del sonno. (Giornale di Sicilia)

Le persone che non hanno utilizzato il telefono prima di andare a letto hanno sperimentato, invece, una qualità del sonno superiore rispetto sia a chi utilizzava il telefono normale sia a chi aveva scelto la modalità “night shift” A sottolinearlo è stato un lavoro di ricerca condotto dagli esperti della Brigham Young University , pubblicata sulla rivista “ Sleep Health ”. (Sky Tg24 )