New York, manifestazioni contro e pro Trump fuori dal tribunale

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

New York, manifestazioni contro e pro Trump fuori dal tribunale New York City, 10 gen. Manifestazioni fuori da un tribunale di New York dove si attendeva la decisione del giudice sul caso Stormy Daniels. Da una parte alcuni manifestanti hanno mostrato cartelli con scritto "Trump colpevole", uno addirittura si è travestito con una parrucca bionda, imitandolo; dall'altra parte della strada alcuni sostenitori hanno invece espresso solidarietà al presidente eletto, sostenendone l'innocenza e parlando di "cospirazione" nei suoi confronti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

Roma, 10 gen. - "L'evento di oggi è stato una spregevole farsa e ora che è finito, faremo ricorso contro questa bufala, che non ha alcun merito, e ripristineremo la fiducia degli americani in quello che un tempo fu il nostro grande sistema giudiziario". (Il Sole 24 ORE)

«Mai prima d'ora questa corte si è trovata di fronte a una serie di circostanze così uniche e straordinarie», ha sottolineato il togato decidendo la cosiddetta «scarcerazione incondizionata», alternativa rara e indulgente alla prigione o alla libertà vigilata, e citando l'insediamento del presidente eletto tra soli dieci giorni. (il Giornale)

La reazione Donald Trump ha commentato così, su Truth Social, la sentenza del tribunale di New York che lo ha visto condannato per falsificazione di documenti aziendali, per aver pagato in nero il silenzio dell'ex pornostar Stormy Daniels (ilgazzettino.it)

Trump condannato per il caso della pornostar Stormy Daniels ma non andrà in carcere

A meno di due settimane dall’inaugurazione del 20 gennaio, la vicenda giudiziaria che ha segnato l’ultimo anno di Donald Trump si conclude con una sentenza destinata a lasciare il segno, ma che non contempla le sbarre. (Secolo d'Italia)

Il giudice Juan Merchan ha ordinato la cosiddetta «scarcerazione incondizionata», alternativa rara e indulgente alla prigione o alla libertà vigilata, che tuttavia formalizza la condanna per 34 capi di imputazione e il suo status di criminale, rendendolo il primo pregiudicato alla Casa Bianca. (il Giornale)

Il giudice Juan Merchan ha infatti confermato il verdetto di colpevolezza nel processo di New York, emettendo però una sentenza di "rilascio incondizionato", formula in base alla quale non viene imposta nessuna pena, per tutti i capi di imputazione. (LaC news24)