Il piano per le due Tim, la rete in una società da trentamila addetti

La Stampa ECONOMIA

Per il mercato quella proposta, almeno dal punto di vista industriale, potrebbe essere però l’unico modo concreto per dare a Tim le gambe per camminare.

Allo stesso modo il valore espresso da una società della rete Tim permetterebbe di creare un soggetto capace di caricarsi buona parte del debito come dei lavoratori dell’attuale Telecom

Kkr – che non a caso opera sul dossier Tim col fondo Infrastructure, dedicato alle infrastrutture – punterebbe a dividerla dai servizi. (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Il riferimento è all’offerta non vincolante sul 100% della società presentata nello scorso fine settimana dal fondo statunitense Kkr disposto a pagare 0,5 euro ad azione. Il problema di Vivendi è che la sua quota in Tim è stata comprata ad un prezzo medio di oltre 1 euro ad azione. (Il Fatto Quotidiano)

Saltiamo i discorsi sui massimi sistemi e sulla storia di Telecom, dalla privatizzazione di Prodi (e Guido Rossi) del 1997, e veniamo all’unica domanda che interessa noi con la tessera vitalizia del parco buoi: le azioni di Tim sono da comprare anche anche adesso? ‘Manifestazione di interesse’ è diverso da Opa, quindi KKR non si è impegnata a fare niente ed anzi ha detto che senza l’ok di Draghi non procederà. (Indiscreto)

Peraltro già ieri le azioni Tim hanno messo la retromarcia, perdendo oltre il 4 per cento, il che significa che anche il mitico mercato sente puzza di fiction. Queste due notizie dovrebbero spiegare perché il giorno prima, sulla base di queste indiscrezioni, qualcuno si è precipitato a comprare azioni Tim facendo salire il prezzo? (Domani)

Quella aperta dall'offerta Kkr su Tim - sottolinea - "è una partita che andrà per le lunghe, ma è significativo che qualcosa si sia mosso" intorno a uno dei titoli principali di Piazza Affari. "Per questo - conclude - mi aspetto tempi lunghi per quella che sarà una scelta 'politica' e complicata" (Adnkronos)

L'aspetto è ovviamente di enorme complessità" "In questo momento", ha aggiunto, "c'è soltanto una manifestazione di interesse, il Governo valuterà e ha deciso di valutarlo collegialmente con un organo che il presidente Draghi ha voluto. (Corriere TV)

(LaPresse) – “Sulla base di questi principi, Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil auspicano una seria ed approfondita valutazione da parte del Governo al ritorno del “progetto Rete unica”, un’azione fondamentale per non fare perdere all’Italia l’opportunità di recuperare quei ritardi sulla digitalizzazione ed interconnessione che ad oggi la collocano in posizioni di retrovia rispetto a molti Stati Europei. (LaPresse)