Google sostituisce Oracle con SAP

Punto Informatico ECONOMIA

In base alle informazioni ricevute dalla CNBC, Google sostituirà il software finanziario di Oracle con la corrispondente soluzione offerta da SAP.

Oracle compete con Google nell’offerta di soluzioni cloud per l’hosting delle applicazioni.

Come viene specificato sul sito ufficiale, Google consente di eseguire la migrazione dei carichi di lavoro Oracle tramite soluzioni bare metal

L’azienda di Larry Ellison non ha mai concesso la certificazione per usare il suo database su Google Cloud, quindi i clienti non hanno la certezza di poter ospitare i database Oracle sulla piattaforma di Google senza violare le licenze. (Punto Informatico)

Ne parlano anche altri giornali

La mancanza di questa certificazione è diventata un problema per le operazioni cloud di Google, in quanto ha limitato le forniture alle grandi aziende che utilizzano il software di database Oracle. D’altra parte, per anni Oracle ha rifiutato di certificare il suo software dedicato ai database, prodotto di riferimento nel mercato internazionale, per il cloud di Google. (CorCom)

Alla votazione non ha partecipato Amy Coney Barrett, l’ultima giudice entrata a far parte della Corte su nomina dell’ex presidente Donald Trump La Corte suprema degli Stati Uniti ha dato ragione a Google e respinto un’azione legale di Oracle, che aveva denunciato il colosso di Mountain View per una presunta violazione dei diritti d’autore sul software usato dal sistema operativo di smartphone Android. (Corriere della Sera)

La Corte Suprema americana regala a Google una vittoria storica per l'industria del software, stabilendo che Mountain View non ha infranto i brevetti di Oracle per lo sviluppo del suo sistema operativo Android. (ilmessaggero.it)

Molti sviluppatori ritengono infatti che il caso Oracle contro Google mostri chiaramente il bisogno di una maggiore chiarezza sullo status legale delle interfacce, che sono ampiamente copiate all'interno dell'industria. (Ticinonline)

Nella lunga disfida legale tra Google e Oracle sulle API Java c’è infine un vincitore: si tratta di Google, che esce con in tasca la ragione grazie alla decisione firmata dalla Corte Suprema USA. Nel 2016 la ragione era nelle mani di Google, che era riuscita ad imporre la logica del “fair use” (Punto Informatico)

Dopo dieci anni di azioni legali, si conclude una battaglia che vedeva Oracle schierarsi contro Google. Nel 2018, dopo un appello alla corte federale, la sentenza è stata ribaltata a favore di Oracle. (Corriere della Sera)