Partita dall'Albania la nave con i 43 migranti verso Bari
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Ha appena lasciato il porto di Shengjin la motovedetta della Guardia costiera italiana con a bordo i 43 migranti trasferiti lo scorso martedì in Albania. Il gruppo dei richiedenti asilo, di nazionalità bengalese ed egiziana, dovrà rientrare in Italia secondo quanto disposto dai giudici della Corte d'appello di Roma. L'arrivo a Bari è previsto per le 20.30 di questa sera. Si tratta del terzo no dei giudici al trattenimento nel centro di Gjader. (Tiscali Notizie)
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Aveva stabilito che era compito di ogni governo stabilire quali erano i paesi sicuri, quindi ho visto dei magistrati che vanno contro la Cassazione più che contro il governo ieri sull'Albania". "Ho visto dei magistrati ieri sulla vicenda dell'Albania che forse non so se era loro intenzione andare contro le scelte del governo, però li ho visti andare contro le scelte della Cassazione che aveva detto che era compito dei governi stabilire quali erano i paesi sicuri, e non della magistratura. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Non sarà semplice. Così la premier Giorgia Meloni ieri, in serata, ha commentato l'ennesimo niet sul trattenimento dei migranti nei centri in Albania, il terzo di fila - dopo quelli di ottobre e novembre - sul progetto per il rimpatrio rapido delle persone fuori dall'Italia. (ilmessaggero.it)
È partita dal porto di Shengjin la nave della Guardia Costiera con a bordo i 43 migranti che secondo la Corte d’Appello di Roma non possono essere trattenuti nel centro di Gjader, in Albania. Il viaggio durerà circa 7 ore e terminerà nel porto di Bari (Liberoquotidiano.it)

Come se non bastasse il caso Almasri, a gettare nuova benzina sul fuoco dei rapporti tra governo e magistratura è la decisione dei giudici della Corte d'Appello di Roma di non convalidare il trattenimento dei 43 migranti chiusi nei centri costruiti dall'Italia in Albania: persone che dovranno essere liberate e che già domani sera saranno riportate in Italia, a Bari (Adnkronos)
Con 43 sentenze fotocopia, in spregio alle recenti raccomandazioni della Cassazione sulle sentenze da calare sul singolo migrante e non «erga omnes», i giudici della Corte d'Appello di Milano inaugurano un altro round nella guerra tra politica e magistratura. (il Giornale)
«Non ci fermeremo». La promessa è tanto secca quanto per niente inedita. (La Stampa)