Ipernatura, crisi climatica e robot: Carlo Ratti porta alla Biennale di Architettura l’ottimismo del progetto

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«Chi fa domande non è mai andato in prigione», con questa frase apre la bella installazione di Aldo Cibic e Andrea Rinaldo all’interno delle Corderie, parole che potrebbero essere prese come incipit della 19ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia curata, quest’anno, da Carlo Ratti e intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collective. Questo perché i 300 progetti presentati da oltre 750 autrici e autori, invitati e selezionati dal curatore, si presentano come domande aperte su un mondo che sta mutando rapidamente e drammaticamente, senza che nessuno di questi abbia la pretesa di salvarlo magicamente. (Exibart)
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Sotto il titolo di «Fondamentale», la filiera delle costruzioni partecipa per la prima volta alla Biennale di architettura di Venezia. L’associazione dei costruttori e le 11 sigle dell’edilizia tra imprese e sindacati, sotto l’egida degli enti bilaterali del settore Formedil e Sanedil, hanno deciso di sostenere il progetto speciale «Construction Futures» dedicato alle grandi innovazioni tecnologiche e digitali capaci di trasformare il mondo attraverso il settore delle costruzioni... (Il Sole 24 ORE)
VENEZIA – Alla Biennale Architettura 2025, Dotdotdot porta in scena una pratica progettuale che interroga il ruolo della tecnologia non come strumento neutro, ma come infrastruttura culturale e ambientale. (artemagazine.it)
Apre i battenti la Biennale di Architettura 2025 di Venezia. Anche la 19esima edizione, curata da Carlo Ratti, sceglie di guardare alle problematiche del nostro tempo, in particolare a quelle della difesa dell'ambiente e dell'adattamento ai tempi del cambiamento climatico. (Idealista)

Sulla carta, è il progetto dei progetti: un signore con cappellino rosso e la scritta Maga che invita i crocieristi a seguirlo in una Venezia che altrimenti non vedrebbero. Quel signore potrebbe essere Rem Koolhaas, la scritta per esteso Make Architecture Great Again, la destinazione finale i Giardini e l’Arsenale. (Esquire)
E lo fa con un numero molto alto di progetti, da ogni parte del mondo, che guardano ad alcune parole chiave: collaborazione, cambiamento, intelligenza collettiva, tecnologia, sempre nell’ottica di una azione comune. (Askanews)
Venezia, 8 mag. - "Noi abbiamo una dimenticanza e dobbiamo porre il rimedio: ci scordiamo che la maggior parte degli artisti sono sostanzialmente scienziati e la maggior parte degli architetti sono nell'essenza dei poeti. (L'Unione Sarda.it)