G8: noi c'eravamo - A mani nude

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di Piero Ceccatelli. “Al G8 di Genova ero nella caserma Diaz assieme ad altre 92 persone, come me tutte pestate ed arrestate. Una verità processuale che urta con la logica e con la ricostruzione effettuata dalla famiglia del ragazzo . (Luce)

Al G8 di Genova tanti artisti hanno dedicato brani per ricordare ma anche per elaborare quel trauma, raccolte come Piazza Carlo Giuliani ragazzo (2001, Edizioni Ishtar) devoluto a favore di opere di solidarietà internazionale o GE2001 (2005, il manifesto dischi) per sostenere le spese legali dei manifestanti, ma anche singoli brani come Piazza Negli anni ’90 si trovava il senso politico anche attraverso le canzoni. (Il Manifesto)

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"Inoltre trovo veramente incommentabile - conclude Berrino - il silenzio della sinistra istituzionale che non ha condannato lo striscione offendendo così la memoria di nostri connazionali, tra cui Norma Cossetto, che hanno trovato la morte per odio ideologico dei comunisti titini” “Uno striscione che è una vergogna: i centri sociali non perdono mai l’occasione di dimostrare quanto siano miserabili e beceri, Genova non merita di essere deturpata da tutto questo. (LaVoceDiGenova.it)

"Io ho chiesto scusa non come assassino ma come una persona che ha avuto un trauma in servizio", ha aggiunto Placanica "La cosa più brutta è stato dover sparare, ma ero un Carabiniere". (Adnkronos)

La marcia da Bolzaneto alla scuola Diaz, toccando i luoghi simbolo delle giornate del luglio 2001, è un altro segnale che "un nuovo mondo è necessario" piedi sotto il sole dalla caserma di Bolzaneto, in Val Polcevera, e sino in piazza Alimonda, alla Foce, e poi alla scuola Diaz di via Cesare Battisti, ad Albaro, dove arriveranno solo a tarda serata. (Primocanale)