Incubo torture in Ucraina: cosa succede ai prigionieri

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Anche perché a nessuna delle parti in causa converrebbe mostrare l’uso della tortura come arma sistematica applicata ai prigionieri.

La conversazione degli orrori. In Siria e in Iraq le torture inflitte ai prigionieri venivano ostentate dall’Isis sui propri canali social.

A rivelarlo sono stati i servizi di Kiev, secondo cui il protagonista di questa vicenda si chiama Konstantin Solovyov, un soldato russo appartenente all’11esimo corpo di armata dell’esercito di Mosca (InsideOver)

Ne parlano anche altre fonti

Al contrario i russi, dopo essere stati costretti a ripiegare da Kharkiv, sono concentrati più che mai per ottenere il completo controllo del Donbass, ma le forze di difesa resistono e li rallentano. Mentre a Kiev è iniziato il primo processo per crimini di guerra che coinvolge un giovanissimo soldato russo, l'arcivescovo di Kiev ha raccontato un ennesimo spaccato del dramma che sta vivendo il popolo ucraino. (Giornale di Sicilia)

Shevchuk ha definito i 78 giorni di guerra in Ucraina , come “78 giorni di lacrime, di fiumi di sangue che scorrono sul terreno ucraino” L’esercito ucraino è stato capace di fermare i carri armati russi a 50 chilometri dalla nostra cattedrale”. (Il Fatto Quotidiano)

Shevchuk ha definito i 78 giorni di guerra in Ucraina , come “78 giorni di lacrime, di fiumi di sangue che scorrono sul terreno ucraino”. (Nella foto l’arcivescovo di Kiev mentre benedice alcune salme a Bucha) (Secolo d'Italia)

L’estate è vicina e la stanchezza degli ultimi due orribili anni, segnati prima dal Covid e poi dal conflitto scatenato da Mosca, è tanta Ci stiamo abituando alla guerra in Ucraina, ormai una dicitura, una didascalia che cristallizza la distanza. (LaC news24)

- ROMA, 14 MAG - "In una fossa comune recentemente hanno scoperto quasi 500 persone con le mani legate e con una pallottola nella testa. L'esercito ucraino è stato capace di fermare i carri armati russi a 50 chilometri dalla nostra cattedrale" (Gazzetta di Parma)

"In una fossa comune abbiamo trovato cinquecento corpi, gli uomini avevano i polsi legati dietro la schiena ed erano stati giustiziati con un colpo alla nuca". In Bosnia nel luglio del 1995, circa ottomila uomini e ragazzi musulmani furono ammazzati in piccoli gruppi o uno alla volta. (QUOTIDIANO NAZIONALE)