Nel pomeriggio del 13 agosto 2007 il sangue sulle scale e il corpo in cantina

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Erano da poco trascorse le 13.50, quel 13 agosto 2007, quando, su segnalazione di Alberto Stasi, due carabinieri entrarono nella villetta dei Poggi, a Garlasco, e trovarono il cadavere di Chiara in fondo alla scala che conduceva alla cantina. I militari trovarono socchiusa la porta d'ingresso all'abitazione. Appena entrati, al piano terra, notarono sulla sinistra un paio di pantofole, un portavaso rovesciato e il sottovaso capovolto. (il Giornale)
Ne parlano anche altre testate
Dopo oltre 16 anni dal delitto di Garlasco, la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista Alberto Stasi è tutta da riscrivere. Mentre lui, condannato a 16 anni di carcere per l’omicidio di Chiara Poggi, ribadisce la propria innocenza, un nuovo nome torna al centro dell’attenzione: quello di Andrea Sempio. (leggo.it)
Il giallo di Garlasco. La cautela degli investigatori invita a guardare il sentiero, senza alzare gli occhi alla vetta. (Corriere Milano)
Una nuova perizia genetica potrebbe riaprire il caso relativo al delitto di Chiara Poggi, la 26enne uccisa il 13 agosto del 2007 a Garlasco e per il cui omicidio è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere l'allora fidanzato Alberto Stasi (il Giornale)

"Accogliamo con grandissimo favore questa iniziativa e attività della Procura della Repubblica di Pavia, che noi non possiamo che apprezzare". I due avvocati difensori di Alberto Stasi commentano così la notizia dell'iscrizione del registro degli indagati, per la seconda volta, di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi uccisa a Garlasco (Pavia) il 13 agosto del 2007 (Fanpage.it)
Sarà lui a essere condannato per l'omicidio, con sentenza definitiva arrivata nel 2017. Nel 2025 nel registro degli indagati viene iscritto per la seconda volta (dopo l'archiviazione a suo carico nel 2016) Andrea Sempio: sembra che il DNA trovato sotto le unghie della giovane sia compatibile con il suo (Sky Tg24 )
Si riapre il caso di Chiara Poggi, uccisa a Pavia nel 2007 e per il cui omicidio è stato condannato a 16 anni Alberto Stasi. Per la famiglia dell'ex fidanzato, il dna ritrovato sulle le unghie della vittima nel 2014 - è stato stabilito dal perito della Procura che non fosse di Stasi - era il suo. (leggo.it)